ventitreesima edizione

2) L'Annuario

< Torna al Sommario

SALVAGUARDIA DELLA TIMPA

L’Assessorato regionale al Territorio e Ambiente, ha finanziato il decreto relativo il programma di difesa del suolo dalla erosione delle coste - tratto compreso tra i borghi di Santa Maria La Scala e Santa Caterina - oltre al recupero dei percorsi naturalistici che si aprono sulla Timpa di Acireale.

Il finanziamento, che rientra nel “Pit 30 Delle Aci”, è di circa un milione 700 mila euro.

È prevista l’installazione dei frangiflutti a protezione delle coste laviche e, soprattutto, il ripristino e la conservazione dei percorsi naturalistici che dalle spiagge, attraverso la Timpa, conducono sino ad Acireale. Si tratta dei tracciati naturali di Santa Maria La Scala (Chiazzette) e di Santa Caterina che s’inerpicano sul costone roccioso e che s’aprono sulla macchia mediterranea, da sempre ritenuta uno dei beni ambientali e naturalistici più preziosi della Sicilia Orientale.

Particolarmente soddisfatti il sindaco Nino Garozzo, l’assessore alla Programmazione economica Luciano Privitera, l’assessore alla Protezione civile Antonino Garozzo, l’estensore del progetto preliminare (poi convertito in progetto esecutivo) Giuseppe Torrisi, Prospero Gulli, project manager del Pit 30 delle Aci, il responsabile del monitoraggio Nuccio Leotta nonché il deputato regionale Pippo Basile che - come egli stesso ha affermato - ha svolto un ruolo di “cerniera” tra il Comune e la Regione Siciliana affinché il finanziamento potesse soddisfare le pressanti richieste della Città di Acireale.

I lavori, così come prevede il Pit, dovranno essere eseguiti entro il mese di giugno del 2008.

GLI EROI DELL’”OPRA” RACCONTANO

Nel 1887 il puparo acese don Mariano Pennisi fondò in via Tono il primo teatro dell’Opera dei Pupi.

I suoi spettacoli piacevano ed apparivano originali rispetto alla scuola catanese e palermitana poiché l’arte dei combattimenti, l’impostazione scenica, le dimensioni dei pupi rivelavano un’autonoma capacità tecnica e recitativa. Il crescente successo spinse Pennisi a spostarsi nel 1928 in una sala più capiente, in via Alessi. Nel 1934 il testimone passò al figlio adottivo Emanuele Macrì che, all’apice della carriera artistica, esportò i suoi spettacoli all’estero.

Scrittori, registi, giornalisti, uomini politici, prelati, restarono ammirati dalla spontaneità della sua arte, scrivendone in termini entusiastici. Il segreto di tanto successo veniva rivelato dallo stesso Macrì: “vi prego di credere che i miei pupi non sono fatti di legno, sono uomini veri di carne, di sangue, di muscoli, di cuore…”.

Gli allievi di Macrì hanno, poi, proseguito la sua opera ed oggi tengono ancora viva la tradizione.

Nel 1983 la Soprintendenza per i Beni Culturali ed Ambientali di Catania ha dichiarato che il Teatro di via Alessi “costituisce una testimonianza di rilevante interesse culturale in quanto unico esempio di teatro stabile la cui attività rimane legata alla tradizione siciliana dell’Opera dei Pupi”.

Oggi il complesso, rinnovato, restaurato e riconsegnato alla città, ospita le gesta dei paladini e, per gentile concessione dell’Assessorato Regionale ai Beni Culturali, anche la “Mostra della Raccolta teatro Pennisi - Macrì di Acireale, dei pupi e delle attrezzature di teatri siciliani”.

Quest’ultima comprende circa 40 pupi costruiti dagli inizi del Novecento sino agli Anni Sessanta, più di 20 teste di pupo - ricambi che venivano utilizzati anche dopo i “sanguinari” combattimenti, centinaia di cartelloni ed annunci, le attrezzature di scena e gli attrezzi con cui i pupari dell’epoca lavoravano il legno facendo “vivere” Angelica, Orlando e Rinaldo, stupendo per le storie che da sempre appassionano generazioni e generazioni di siciliani. Oggi, grazie a questo primo museo integrale dei Pupi siciliani, è possibile riscoprire le origini culturali, mostrando esse stesse ai turisti provenienti da ogni parte del mondo.

È possibile visitare la Mostra permanente tutti i giorni, sia feriali che festivi, dalle ore 9,30 alle ore 12,30 e dalle 16,30 alle 19,30 grazie all’iniziativa di:

REGIONE SICILIANA

Assessorato per i Beni Culturali ed Ambientali e P.I.,

Soprintendenza per i Beni Culturali ed Ambientali di Catania, Servizio III, Unità Beni Etnoantropologici

COMUNE DI ACIREALE

Assessorato alla Cultura

Informazioni e prenotazioni (ingresso gratuito)
Assessorato alla Cultura del Comune di Acireale, via Alessi, 5,
Tel. 095.7685611 - 095.7685618
E-mail: cultura@comune.acireale.ct.it