ventitreesima edizione

2) L'Annuario

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Acireale

Città tutta da ri-scoprire

di Francesco La Rosa

Dici Acireale e pensi subito al Barocco, allo splendido mare, al suggestivo costone della Timpa sul quale di erge fiera la città; pensi ai palazzi nobiliari, alle tradizioni popolari e religiose che da sempre si cullano nella città nota come quella dei cento e forse più campanili. La città attraversata nelle viscere dal fiume Aci che scorre sino al mare, la città della mitologica ninfa Galatea. Un tempo culla della “Riviera dei limoni”, maggiore centro abitato della provincia di Catania - dopo il capoluogo - a vocazione turistica, ed oggi città che tenta di rispolverare antichi splendori dopo anni di - forse - malcelato oblio. Forte e decisa, in questi ultimi anni, è stata l’opera dell’attuale Amministrazione Comunale che, con una serie d’interventi mirati in vari settori, ha puntato dritto al rilancio di Acireale. Intanto migliorando e valorizzando strade e piazze, restituendo loro il fascino della pietra lavica; rilanciando l’Opera dei Pupi, unica nel suo genere, ed i percorsi naturalistici che collegano il centro città con il mare sottostante.

Infine, puntando con decisione al completamento o ristrutturazione di opere pubbliche di grande valenza (palazzetto dello sport, teatro Maugeri, stadio Tupparello, etc.) e - non ultima - alla definitiva consacrazione del “Più Bel Carnevale di Sicilia” attraverso l’istituzione di un’apposita Fondazione, struttura ormai indispensabile affinché la kermesse carnascialesca assumesse definitivamente connotati di internazionalità e - quindi - di successo certo ben oltre i nostri confini regionali.

Insomma, una calderone ricco e corposo dal quale tirare fuori un rilancio d’immagine con indubbie e significative ricadute economiche ed occupazionali che contribuiscano ad un decollo forte e concreto, com’è nelle intenzioni e nelle intuizioni del Sindaco Garozzo e del suo staff all’unisono.


BASOLATO LAVICO NEL CENTRO STORICO

Stanno procedendo speditamente i lavori di riqualificazione del centro storico cittadino di Acireale. Si tratta di un intervento mirato al rifacimento in basolato lavico delle principali vie cittadine e di alcune piazze del centro, finanziato dal “Pit 30 Delle Aci” con un importo di circa 4 milioni 602 mila euro. Oltre alla “scalpellatura” e messa a nuovo del basolato già esistente, saranno lastricate con la pietra lavica diverse strade del centro storico oggi tracciate con l’asfalto, per un utilizzo complessivo pari a circa 18 mila metri quadrati di nuove basole laviche.

Il progetto prevede la posa delle basole nelle vie Atanasia, Carcagnolo, Lettighieri, Vastea, Carpinati, Caronda, San Giovanni Nepomuceno, Aranci, Mons. Arista, Vittorio Emanuele, Dafnica, Paolo Vasta, Alliotta, Lilibeo, Mertoli, San Benedetto, piazza Vigo, corso Umberto, villa Garibaldi e piazza Garibaldi da dove ha preso il via il piano di interventi. La scalpellatura delle basole già esistenti ed il riallineamento dei marciapiedi sono, invece, previsti nelle vie: Musmeci, Currò, Davì, Degli Studi, Angelo Raffaele, Genuardi, Romeo, Paolo Vasta, Vittorio Emanuele, piazza Duomo, piazza Alfio Grassi, piazza Mazzini, piazza Marconi, piazza Vigo.

La ditta aggiudicataria dell’appalto, la “Lotos Srl”, dovrà completare i lavori entro il mese di giugno del 2008. “Restituiamo alla città ciò che alla città mancava da molti decenni: riportiamo il basolato lavico nel centro storico riqualificando due delle ville più belle della nostra Acireale; saranno abbattute le barriere architettoniche ed installati i sottoservizi. Renderemo questo centro, che si appresta a divenire sito dell’Unesco, più accogliente - ha affermato convinto il sindaco Nino Garozzo -. Ed è questo uno dei momenti importanti, straordinari che la città vive!”.

Al primo cittadino ha fatto eco l’assessore alle Attività Produttive, Luciano Privitera, che ha affermato: “È motivo di soddisfazione centrare questo obiettivo anche perché credo che la riqualificazione complessiva del centro storico possa essere propedeutica alla ristrutturazione in positivo del tessuto economico cittadino, anche attraverso la riorganizzazione e l’attivazione dei centri commerciali naturali”.