L'Annuario
La Provincia regionale di Siracusa ha una nuova prestigiosa sede
La nuova casa dei Comuni e dei cittadini
Dallo scorso 19 ottobre 2007 la Provincia regionale di Siracusa, o meglio, il vertice e gli uffici di rappresentanza, ha un nuovo indirizzo ed una nuova sede.
Nel giorno della sua inaugurazione Palazzo del Governo, in via Roma, è stato definito dal presidente dell’ente Bruno Marziano “la Casa dei Comuni e dei Cittadini, uno spazio che si aggiunge agli altri che in questi anni abbiamo realizzato, per migliorare la funzionalità dell’ente e razionalizzare l’uso delle risorse”. Non “il palazzo” quindi come luogo di misteriosi impacci burocratici, ma uno spazio che vuole essere vicino sia agli altri enti locali che ai comuni cittadini.
L’edificio, già noto per l’area espositiva al piano terra, ora apre gli altri locali che “non sono solo luoghi di rappresentanza” come precisato ancora dal presidente della Provincia, ma soprattutto sedi con le quali l’ente può svolgere “meglio la sua funzione di coordinamento delle politiche di sviluppo del territorio, aperte ai cittadini. E luoghi dove operano la rappresentanza popolare, il consiglio provinciale, le funzioni amministrative, la giunta provinciale, l’Area marina protetta Plemmirio, oltre alle organizzazioni culturali che potranno trovare spazi per i loro eventi”. C’è un altro aspetto che Bruno Marziano mette in evidenza con il “trasferimento” degli uffici a Palazzo del Governo: la dismissione delle locazioni esterne. Con la nuova sede, ha ribadito Marziano “si conclude un percorso che la mia amministrazione ha voluto e perseguito, cioè il progetto che ho definito “affitti zero”. Dopo la ristrutturazione, per la quale sono già stati stanziati i finanziamenti, del palazzo di via Malta ed il ritorno della Prefettura nella sua sede di via Maestranza, la Provincia regionale di Siracusa sarà nelle condizioni di chiudere tutti i contratti di affitto in corso. Quando l’iter sarà completato, il palazzo di via Malta sarà la sede operativa provinciale, in piazza Archimede troveranno sede l’Apit e gli uffici turistici e culturali, gli uffici Ambiente e della Polizia provinciale andranno all’ex Consorzio agrario (anche questo di proprietà della Provincia) mentre in via Roma si stabiliscono gli uffici di vertice e gli organismi elettivi e di staff. “Tutto questo è stato possibile anche grazie all’impegno ed al lavoro di tante persone. Dirigenti, tecnici e dipendenti della Provincia, il capo di Gabinetto con tutto il suo ufficio e non da ultimi i componenti della giunta e del consiglio provinciale che accogliendo e sostenendo la scelta dell’amministrazione hanno reso possibile il completamento dei lavori prima e l’arredo dei locali poi”. Il Palazzo del Governo di via Roma ha una storia antica raccontata, nel corso della cerimonia ufficiale di inaugurazione, da Corrado Piccione, stimato storico siracusano e già Delegato regionale tra gli anni Cinquanta e Sessanta, ovvero l’omologo non elettivo dell’attuale Presidente della Provincia. Originariamente il palazzo era un monastero medioevale con annessa la chiesa di S. Maria. Costruito intorno al 1320, già tra il 1650 ed il 1660 fu oggetto di importanti interventi di ricostruzione di molte parti “che minacciavano rovina”, citando antichi scritti. Nel 1693 con il terremoto si registrarono crolli nel campanile e nella sagrestia della chiesa (che era stata realizzata su progetto di Michelangelo Bonamici) ed in parte del monastero. Nel 1703 iniziò la ricostruzione secondo l’originario disegno del Bonamici, con “capomastro” dei lavori Antonio Almirana e la supervisione di Pompeo Picherali (a cui è intitolata la strada che collega Piazza Duomo alla fontana Aretusa). Nel 1866, in prossimità dell’unità d’Italia, a seguito delle leggi di soppressione dei corpi religiosi e l’incameramento dei relativi beni da parte dello Stato, il monastero (che all’epoca era uno degli edifici religiosi più ricchi e vasti di Siracusa) venne acquisito dalla Provincia di Siracusa per essere destinato a Palazzo della Regia Prefettura (fino all’epoca fascista la figura del presidente della Provincia coincideva con quella del Prefetto). Il trasferimento avvenne nel 1869 ed i primi lavori di trasformazione ebbero inizio il 1° agosto del 1870. II 14 agosto dell’anno seguente venne trasmesso alla Regia Prefettura di Siracusa “il verbale ed il relativo incartamento per l’appalto dei lavori di riduzione a palazzo prefettizio di parte dell’ex monastero di S.
Maria”. Inizialmente l’attuale sala consiliare non esisteva ed il consiglio provinciale si riuniva al piano terra. Successivamente fu realizzato il corpo in sopraelevazione per ospitare l’attuale sala consiliare. I lavori relativi vennero ultimati il 15 novembre 1888 dall’impresa Sparatore Concetto mentre la “novella scala” in via Labirinto di disimpegno ed accesso all’aula consiliare (che alla fine degli anni ’90 è tornata ad essere sede del consiglio provinciale dopo un lungo periodo di “dismissione” per la fatiscenza dei locali poi interessati da interventi di recupero), era stata ultimata nel maggio dello stesso anno dalla impresa Nunzio Genovesi. Con chiara ispirazione allo stile Liberty, fu infine Luigi Schifano, ingegnere capo della Provincia, a dare, all’inizio del Novecento, il definitivo aspetto all’edificio, completando l’aula consiliare, realizzando lo scalone d’accesso principale e costruendo il corpo centrale tra primo e secondo cortile.