ventitreesima edizione

2) L'Annuario

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Le Province - Intervista al Presidente della Provincia regionale di Catania, on. Raffaele Lombardo

“Il rapporto tra il cittadino e la Provincia è un dialogo cresciuto negli anni”

di Antonietta Licciardello

È passato un anno e con il Presidente della Provincia di Catania l’onorevole Raffaele Lombardo ci ritroviamo nuovamente a parlare del Ponte sullo Stretto di Messina. I soldi destinati inizialmente alla grande opera che avrebbe dovuto unire la Sicilia con lo Stivale Italiano, sono stati trasferiti verso altre infrastrutture. Parliamo ad esempio di interventi sulla viabilità di Catania (240 milioni di euro per collegare con linea ferrata Piazza Stesicoro e l’aeroporto) o di lavori per collegare Ragusa a Catania.

“Il Governo Nazionale ha scelto questa strada, a nostro avviso sbagliata, di non realizzare il Ponte sullo Stretto. - Sottolinea l’Onorevole Lombardo - Ci saremmo aspettati quantomeno che quei soldi servissero per realizzare infrastrutture aggiuntive a quelle già programmate come quelle citate e per cui era necessario ricercare finanziamenti altrove. Invece si è scelta questa strada di finanziare coi soldi del Ponte opere certo importanti ma su cui era più giusto investire in altro modo. Così per la verità è come se ci dessero fondi per realizzare altre opere coi nostri stessi soldi, quelli del Ponte cioè, che ci sono stati ingiustamente sottratti. E poi aspettiamo ancora i fondi per le strade provinciali che erano stati previsti dalla legge finanziaria e di cui non abbiamo avuto notizia concreta, nonostante gli impegni assunti dal presidente del consiglio dei Ministri”.

Uno spiraglio per il Ponte resta comunque aperto dopo lo scorso 25 ottobre, grazie al passo indietro fatto dal Governo, con l’Aula del Senato che ha respinto l’emendamento della commissione Bilancio che prevedeva la liquidazione della società Ponte Stretto di Messina.

“C’è stato in questo un’intelligente presa di posizione da parte del Governo che si è affidato all’aula del Senato che ha così abbattuto questo emendamento che tendeva di sciogliere la società Ponte sullo Stretto di Messina, annullando di fatto anche i contratti. Devo rivendicare, per quanto successo, il merito di un senatore del Movimento per l’Autonomia, Giovanni Pistorio, che ha riaperto tante volte il dibattito su questo tema, fino a sensibilizzare le varie forze politiche e i senatori. Sicuramente non assisteremo a breve all’inizio dei lavori per costruire il ponte, ma in ogni caso abbiamo salvato l’aspirazione, l’obiettivo di tutto il popolo siciliano e non siciliano, sapendo che quest’opera fra uno, due, tre anni, quando cambieranno le condizioni politiche, potrà vedere finalmente la luce. Noi ci siamo tanto battuti per questo, quindi per noi è un risultato importante”

- Dopo più di 4 anni di governo in Provincia si può fare un bilancio, cos’è stato fatto e cosa bisogna ancora fare?

“Molto è cambiato nel nostro territorio in questi anni di amministrazione, a iniziare dalla consapevolezza del rapporto tra cittadino e l’Ente “Provincia”, un dialogo cresciuto negli anni che giova al buon governo del territorio etneo. Ritengo sia aumentato il prestigio e la riconoscibilità di un organo di governo intermedio tra i Comuni e la Regione, non più marginale rispetto ai processi di sviluppo del territorio e dell’economia. Abbiamo lavorato per rafforzare l’azione amministrativa promuovendo iniziative per la crescita e lo sviluppo: penso all’ingresso della Provincia nella società di gestione dell’aeroporto, alla creazione di una società mista pubblico-privata per la gestione delle acque, alla promozione dei prodotti tipici locali attraverso il consorzio dell’agenzia Sole dell’Etna. E poi ancora progetti di grande rilievo con accesso ai fondi comunitari, spesso per sopperire alle carenze di finanziamenti del governo centrale, per interventi infrastrutturali, uno per tutti la messa in sicurezza dell’Asse dei Servizi, lavori che da anni attendevano di essere portati a compimento. E poi ancora una incessante opera di dialogo coi sindaci, le associazioni di volontariato e di base, il rilancio delle Ciminiere come centro Culturale di ampio respiro, il sostegno all’iniziativa privata di realizzare un grande polo fieristico nella zona di Valcorrente, un nuovo impulso alla cultura per valorizzare le nostre tradizioni”.

- La realizzazione dello svincolo di San Gregorio, un’opera importante che ha rivoluzionato la circolazione dell’hinterland catanese, è proprio uno di questi successi…

“Lo svincolo di San Gregorio è un successo dell’Amministrazione Provin-ciale che nel corso degli anni ha lavorato per raggiungere questo risultato atteso da migliaia di cittadini che transitano per quella zona. Non era un’opera facile da portare a compimento in quanto al confine tra ben tre Comuni. Ci siamo riusciti dopo un lavoro durato quasi un decennio e il merito va ascritto alle amministrazioni che nel tempo si sono succedute”.

- Si susseguono i sondaggi ma i risultati non cambiano: Lei, Onorevole, continua ad essere uno tra i presidenti di Provincia più apprezzati in Italia, il primo nell’isola…

“Questi risultati sono certo un grande onore, ma anche una grande responsabilità nei confronti dei cittadini che guardano con tanta fiducia al nostro operato, conseguito nonostante nei mesi scorsi vi sia stata una campagna negativa nei nostri confronti messa in atto strumentalmente per screditare il nostro lavoro. A tale proposito vorrei ricordare il contesto difficile in cui operano gli amministratori locali del Sud e in Sicilia in particolare, al di là della posizione in classifica, l’impegno e la dedizione di tutti i presidenti di provincia siciliani che quotidianamente lavorano per migliorare la qualità della vita dei cittadini, superando spesso ostacoli di varia natura, in primo luogo quello finanziario, per garantire adeguati livelli di servizi ai cittadini”.

- Dopo i recenti spiacevoli fatti ai danni dell’imprenditore Vecchio anche l’Ente di Palazzo Minoriti si è prepotentemente schierata contro il pizzo sostenendo come debbano essere proprio le istituzioni a dover combattere accanto alle forze di polizia.

“Ho espresso più volte il mio apprezzamento, congratulandomi con i vertici della Direzione Investigativa Antimafia e con la magistratura, per i numerosi arresti che hanno decapitato i vertici delle cosche malavitose che vessano gli imprenditori con minacce e intimidazioni. Come Ente Provincia abbiamo agito concretamente stanziando la significativa somma di 500 mila euro per le vittime del racket, per sostenere cioè quegli imprenditori che coraggiosamente si sono ribellati ai vili ricatti della malavita organizzata”.

- Presidente Lombardo per concludere un cenno al nuovo concorso della Provincia, con bando entro fine dicembre, che permetterà di integrare e rafforzare l’organico dell’Ente dando la possibilità anche agli interni di fare il salto di qualità.

“Indire un concorso pubblico per diversi posti in altrettante qualifiche, nasce dall’esigenza di ottimizzare il funzionamento dell’apparato burocratico della Provincia in cui l’ultimo ricambio generazionale è avvenuto una quindicina di anni addietro. A tutt’oggi proprio a causa di vuoti e lacune specie nei ruoli dirigenziali e direttivi, la Provincia si è dovuta avvalere di professionalità esterne all’Ente. Mettiamo a concorso una ottantina di posti secondo le prescrizioni di legge, garantendo trasparenza e imparzialità nello svolgimento di queste prove d’esame. Nello stesso tempo garantiremo le progressioni di carriera agli interni e la stabilizzazione dell’ultimo segmento di precariato”.