L'Annuario
Tempi moderni
L'asta nella rete
di Flaminia Belfiore
Attenzione! Ai malati di shopping: astenetevi dal leggere questo articolo.Contiene informazioni potenzialmente pericolose per il vostro equilibrio psico-economico.
C’è un negozio, il più grande del mondo, che è aperto 24 ore su 24, e si trova proprio a casa vostra: no, non sotto casa, tra il panificio e il tabaccaio, ma proprio dentro: sta in tutte le case e gli uffici del mondo, ovunque ci sia un computer collegato a Internet. In questo negozio potete comprare… tutto! Ma potete anche vendere, qualunque cosa vogliate. Basta che ci sia qualcuno disposto a comprarla, e che sia d’accordo sul prezzo. Il giro d’affari di questo “negozio” si aggira sui 1.300 dollari. Al secondo. Sto parlando di eBay, la più famosa comunità mondiale di compravendita on line senza intermediari, nata negli USA dieci anni fa, e dal 2001 attiva anche in Italia su www.ebay.it.
È un sito di aste, nel senso che un oggetto viene messo in vendita ad un determinato prezzo di partenza e chi vuole acquistarlo rilancia offerte fino ad aggiudicarselo, ma non solo: c’è anche una funzione molto utilizzata chiamata “Compralo Subito”, in pratica la possibilità di acquistare immediatamente l’oggetto a prezzo fisso.
eBay ha circa 1.900 categorie merceologiche: solo in Italia, ogni giorno sono in vendita 300.000 oggetti diversi. Non esiste qualcosa che su eBay non si possa vendere o comprare: spesso sui giornali è finita la notizia delle aste più stravaganti o costose, come la macchina usata dal cardinale Ratzinger prima di diventare papa, il jet privato battuto a quasi cinque milioni di dollari, l’allevamento ittico da un milione e seicentomila euro, la benda nera portata dal generale israeliano Moshe Dayan, il Call Center con 76 postazioni telefoniche. Tra le inserzioni attive al momento di andare in stampa, ho trovato ad esempio quella di un ulivo plurisecolare, lo si può portare via (dalla Sardegna!?) al modico prezzo di 25.000 euro… (vedi foto)
Ma a parte queste mirabilia, ogni giorno milioni di utenti comprano e vendono cose normali come libri e fumetti, scarpe e capi d’abbigliamento, film e cd, telefonini ed elettrodomestici, gioielli, giocattoli, oggetti d’arte e strumenti musicali. Nuovi e usati. Da privato a privato, con ottimi affari anche per i servizi postali e i corrieri che consegnano pacchi e buste ovunque, in genere in pochi giorni.
Si fanno affari? Domanda il neofita. Ci si può fidare? La risposta è sì, certo, con qualche eccezione. Rispetto all’acquisto su Internet, un negozio dove la merce si può toccare e provare dà ovviamente garanzie maggiori. Eppure è capitato a tutti di sbagliare acquisto, o di trovarsi male, e di avere difficoltà nel far valere i propri diritti di consumatore. Su eBay è più o meno lo stesso: la società di gestione opera un controllo continuo sul rispetto delle regole del commercio a distanza, ma con le cifre che abbiamo citato… è chiaro che non può arrivare dappertutto!
Allora, l’intero sistema poggia su un’idea semplice e vincente: ogni utente di eBay, acquirente o venditore, ad ogni transazione conclusa riceve dalla controparte un giudizio, il cosiddetto “feedback”: poche righe che dicono se si tratta di una persona corretta o no, se è stata veloce nel pagamento o nella spedizione, se l’oggetto acquistato è stato di gradimento o deludente. Più feedback positivi si collezionano (la cifra compare accanto al nome che ci si è scelti) più si è credibili, e tutti possono leggere i commenti rilasciati per ogni utente e decidere di conseguenza se fidarsi o meno.
Le inserzioni, oltre alla durata e al prezzo corrente, contengono foto e descrizioni dell’oggetto, quasi sempre molto accurate, spesso accattivanti e divertenti: la cosa più difficile è infatti… farsi notare, in un oceano di annunci!
Avrete adesso capito il motivo dell’avvertenza iniziale: una volta entrati, è molto difficile resistere alla tentazione di comprare… soprattutto se ci si trova di fronte al pezzo da collezione che si cercava da anni, o al capo firmato a prezzo stracciato… poi una cosa tira l’altra, ed è così comodo starsene seduti a setacciare da casa l’equivalente di mille centri commerciali, senza ingombri, senza folla, senza commessi maleducati.
Quando si trova qualcosa di interessante, si può mettere l’oggetto “in osservazione” per seguire l’andamento dell’asta: in genere il prezzo degli articoli più contesi sale a mano a mano che si avvicina la scadenza dell’inserzione, anzi la maggior parte delle offerte fioccano proprio negli ultimi minuti e lì c’è da divertirsi (o da mangiarsi le mani), perché bisogna rilanciare velocemente per bruciare gli altri ma senza rovinarsi! Per contro, moltissime inserzioni si chiudono senza clamori con una sola offerta, la prima, e chi l’ha fatta si aggiudica l’oggetto ad un prezzo da vero affare.
Il pagamento si effettua in diversi modi, di solito l’acquirente può scegliere tra quelli indicati dal venditore: si va dal bonifico bancario al vaglia, alla ricarica di una carta prepagata, ma il sistema più comodo e sicuro è il Paypal, una specie di banca virtuale (guarda caso di proprietà di eBay) attraverso la quale in tempo reale si possono scambiare somme tra conti dello stesso tipo o con le carte di credito. E se poi l’oggetto acquistato non mi arriva? È sempre la domanda dello scettico. Ebbene non ci si crederà, ma è un evento rarissimo: può capitare se si sceglie una forma di spedizione economica e veloce, ma non rintracciabile, come la Posta Prioritaria. Non può invece capitare con il servizio Raccomandata o Paccocelere, tanto meno con i corrieri: o almeno, in quei casi si viene risarciti! Per le spedizioni da paesi lontani (gettonatissime le Nike originali a prezzo di fabbrica, arrivano dall’Oriente!) bisogna pazientare qualche settimana. Se poi un oggetto non arriva o risulta difettoso ma è stato pagato con Paypal, è lo stesso sistema a rimborsare l’acquirente: una specie di assicurazione sull’acquisto fino a 500 euro. eBay inoltre controlla e interviene con sanzioni e sospensioni nei casi di scorrettezze segnalate dagli utenti. E poi grazie alla struttura dei feedback a nessuno conviene fare il furbo, soprattutto una volta costruitasi una “reputazione”.
Ma chi sono questi utenti, i cosiddetti “eBayer”? Topi da computer, forzati della tastiera, perditempo, psicolabili incapaci di relazioni all’aperto? Direi proprio di no! C’è gente di tutti i tipi ovviamente, come se ne incontra in qualunque luogo pubblico. Così, c’è lo studente interessato solo a videogames e tecnologia, il collezionista d’arte, il numismatico a caccia di pezzi rari, la casalinga che insegue il risparmio, la “fashion victim” che cerca la griffe e finisce per comprare per 300 euro la stessa (falsa) borsa Vuitton venduta a 50 dai senegalesi, e c’è anche il feticista che compra scarpe usate femminili. Vi risparmio in questo caso la descrizione degli oggetti e le foto, non è roba per i deboli di cuore… e di stomaco!
Poi ci sono i buontemponi che mettono in vendita le cose più strane: e il bello è che trovano sempre qualcuno disposto a fare offerte per aggiudicarsele! Un esempio per tutti, un must di eBay: mentre scrivo, ha già ricevuto due offerte e sta a 51 centesimi l’Assolutamente Nulla proposto con orgoglio da un bresciano che invita oltretutto a sincerarsi della qualità del prodotto attraverso l’immagine allegata… ma in altre occasioni sono andati in asta un chilo di aria fritta, un pratico secchio pieno d’acqua, una lampadina da 100 watt fulminata, un ago da pagliaio… l’elenco potrebbe continuare a lungo. Inserzioni singolari ce ne sono sempre, basta saper cercare: di recente sette ragazzoni italiani si sono offerti come nani viventi da giardino, un altro come tuttofare per mezza giornata (cosa fargli fare era demandato al vincitore dell’asta, pare che fosse donna…)
La comunicazione tra utenti è favorita in ogni modo da eBay, ovviamente tramite e-mail. Si chiedono chiarimenti sugli oggetti, sulla spedizione, ci si complimenta per la scelta, si può anche fare amicizia, scambiandosi impressioni su interessi comuni. C’è chi finisce per affezionarsi solo a certi venditori, ed ecco che si ricrea lo stesso rapporto di fiducia che caratterizza il commercio “reale”.
Del resto, molti venditori hanno scoperto di poter fare ottimi affari grazie alle aste su Internet e hanno aperto dei veri e propri negozi, che su eBay godono di tariffe agevolate e altre facilitazioni. Altri non sono che succursali on line di negozi esistenti, e insieme con l’oggetto acquistato mettono nel pacco anche il regolare scontrino e il sacchetto con il logo. Ma a vendere ovviamente non sono solo i professionisti: il sito è soprattutto il luogo ideale per le compravendite dell’usato, e in molti ne approfittano per svuotare cantine e soffitte, ma anche per riciclare regali sgraditi o acquisti sbagliati: tutto ha un valore su eBay! La mia esperienza personale è sicuramente positiva: nel giro di pochi giorni ho trovato un acquirente per un particolare telefonino che a Catania sembrava non interessare nessuno. In un’altra occasione, volendo acquistare un buon tavolo da ping pong per esterni, ho cercato tra le inserzioni di eBay solo per farmi un’idea dei prezzi: figuriamoci, mi dicevo, non è certo articolo da spedire attraverso l’Italia. Ero un po’ scoraggiata, perché ce n’era solo uno rispondente alle mie esigenze: ho esaminato l’inserzione, era perfetto, anche conveniente: ebbene, stava ad Aci Castello… inutile dire che ora sta a casa mia. Evviva eBay!