L'Annuario
Moda
SHOPPINGMANIA roba da ricchi
di Agata Patrizia Saccone
Quante volte vi sarà capitato di trovarvi a “divorare” vetrine agghindate lussuosamente da accessori o abiti dai costi proibitivi e sognare di poterli indossare tutti variando ogni giorno il vostro look griffatissimo e (perché no?) facendo rodere d’invidia le vostre amiche con cui trascorrete pomeriggi interi davanti ad un mazzo di carte da bridge? Niente panico, se tutto ciò vi è accaduto siete soggette a raptus da shoppingmania.
“Il desiderio sfrenato di shopping - spiega la dottoressa Roberta Moro, psicologa (a destra) - il più delle volte è legato al bisogno inconscio di coccole ed è anche un modo di poter scaricare tensione nei momenti no della nostra vita. Non a caso questo desiderio scatta quando si è particolarmente arrabbiati. Il motivo, poi, per cui è sempre più in aumento il desiderio di voler acquistare capi griffati è legato a ciò che oggi la società ci impone, cioè mettere in evidenza ciò che abbiamo e non ciò che siamo. La società materialista pone così l’individuo in una condizione di assoluta insicurezza della propria persona. È un chiaro segno di sofferenza…”.
Ciò che le donne prediligono sono soprattutto gli accessori, specialmente le scarpe (foto sotto): “Perché le scarpe - motiva ancora la dottoressa Moro - rappresentano una palese forma di amore riflesso e, per le donne, sono oggetto di seduzione. La scarpa in sé cela un forte bisogno di attrarre l’uomo. È un messaggio inconscio di sottomissione ai suoi desideri erotici”.
Elemento importante da non trascurare è sicuramente la griffe. Infatti la tendenza alla shoppingmania è per lo più orientata sui capi firmati.
“Oggi le donne - dichiara Maria Grazia Di Bella, commerciante (a destra) - preferiscono acquistare abbigliamento griffato innanzitutto perché vengono attirate dalla bellezza del prodotto e poi dal brand. La prova evidente è il jeans di marca, vedi il caso, ad esempio, delle prime linee Dolce&Gabbana o Roberto Cavalli, che, nonostante i costi elevatissimi, solitamente vengono venduti fino all’ultimo pezzo, acquistati da clienti facoltose. L’anonimato nella shoppingmania è inesistente…”
“Il desiderio scatta per il voler apparire a tutti i costi - aggiunge Rosalba Intrigila, titolare di un negozio di camicie (a sinistra) -. Anche se nel caso specifico della nostra clientela, chi compra nutre sempre una forma di timore a volere osare. Perciò alla fine opta il più delle volte per la camicia classica anziché quella modaiola, tanto amata da chi desidera farsi notare”.
Le donne, quindi, maggiormente soggette alla febbre da shopping. Ma anche quando sono mamme?
“Credo si possano distinguere, oltre alla mamma “normotipo”, altri 3 tipi di mamme - spiega Gloria Gandolfo, titolare di un negozio di bambini (nella pagina accanto) -. Il primo tipo: “Shop ‘till you drop” è un modo di dire americano che rende perfettamente l’idea dello shopping compulsivo, ovverosia fai acquisti finché non crolli! Sono degli esemplari di mamme che si ha modo di incontrare principalmente nelle grandi capitali. Non di rado questo tipo di mamma si materializza nelle nostre città, e sono le “benvenute”! Le figlie femmine di questo tipo di mamma sono delle piccole donne in miniatura, copie conformi all’esemplare adulto che le accompagna, ed equipaggiate, alla stessa stregua delle madri, degli accessori e dei gadget all’ultima moda. Il secondo tipo: sono le mamme che provano piacere a cercare, scoprire, e trovare, come in una “caccia al tesoro”, quegli oggetti, quei capi che stimolano il loro senso estetico, la loro pulsione irrefrenabile all’acquisto, all’essere alla moda, all’ultima moda, generalmente non solo per loro stesse, ma anche e soprattutto per le figlie femmine. I figli maschi sono raramente soggetti a questo tipo di attenzioni eccessive da parte delle madri. Infine, il terzo tipo: è una piccola percentuale di mamme che, pur essendo griffatissime ed impeccabili “sempre”, si vantano del fatto che riescono a fare il guardaroba ai loro figli con pochissimo, approfittando delle svendite, dei saldi, e dei pezzi di fine serie. Purtroppo per i figli, in questo caso, la differenza è stridente! Sembra quasi di essere in presenza di tante “Crudelie Demon”, che vanno a passeggio altere con i loro “cuccioli” non griffati o non di razza, al guinzaglio”.
Infine i gioielli? Beh, quelli è meglio farseli regalare…