ventitreesima edizione

2) L'Annuario

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Le provincie - Siracusa

La prima area marina protetta d'Italia a misura di bambino e disabile

Siracusa, 2005. L’Area Marina Protetta del Plemmirio è un’area istituita nel 2005, situata a sud di Siracusa, sulla costa orientale, il cui nome deriva da un preistorico villaggio costiero cantato da Virgilio nell’Eneide. Da Punta Castelluccio a Capo Murro di Porco si sviluppano 14 km di mare e suggestivi paesaggi, dove passeggiare, fare immersioni e vivere a stretto contatto con la natura.
La nascita di questo paradiso acquatico è dovuta alla volontà delle istituzioni locali, tra le prime sostenitrici del progetto. Comune di Siracusa e Provincia di Siracusa, uniti in una strategia di rilancio del mare quale elemento determinante di sviluppo locale sostenibile, nella salvaguardia del patrimonio naturale, si sono fatti promotori dell’iniziativa presso il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio che ha deciso di finanziare il progetto affidandone loro la gestione. Viene istituito così il Consorzio Plemmirio, che, per la prima volta in Italia, decide di finalizzare un’Area Marina Protetta alla più ampia fruizione dei bambini e dei disabili al fine di creare un’oasi che possa essere goduta, nel pieno rispetto della natura, da tutti quanti lo desiderino.
L’Area Marina Protetta del Plemmirio è l’unico Parco subacqueo concepito per tali categorie, dove tutto, attività ed infrastrutture, sono state pensate soprattutto per loro. Anche le ristrutturazioni degli immobili dell’ Area Marina, hanno tenuto conto di modifiche volute esclusivamente per la fruibilità dei più piccoli. Tutti gli istruttori e le guide hanno – inoltre - partecipato a corsi di formazione, per specializzarsi nell’accoglienza, l’istruzione e l’accompagnamento di minori e non abili durante le esplorazioni dei fondali che si effettuano con giubbotti appositamente progettati per determinate categorie.
“Il nostro “fiore all’occhiello” è appunto l’invito e la reale possibilità che hanno proprio tutti quanti, ed in modo particolare i bambini e le persone “non abili”, di godere delle bellezze subacquee ed anche paesaggistiche del Plemmirio” - dichiara il direttore Vincenzo Incontro.
Tra i numerosi progetti dell’Area Marina Protetta del Plemmirio, merita attenzione “Liberi di volare”, un’attività realizzata in stretta collaborazione con l’Hsa, Handicappated Scuba Association, didattica mondiale che si occupa di subacquea per i diversamente abili che prevede immersioni guidate e esplorazioni via video dalla terraferma. In questo caso è un “Cicerone subacqueo”, munito di maschera gran facciale microfonata, che “conduce” attraverso le meraviglie ed i segreti dei fondali del Plemmirio. I bambini soprattutto possono inoltre imparare le attività subacquee attraverso un corso chiamato “sea watching” per capire e conoscere meglio, attraverso l’aiuto di esperti biologi, la fauna subacquea, aiutati semplicemente da pinne e maschera e da un giubbotto appositamente progettato per i meno esperti. Un vero esempio di turismo accessibile, che permette a tutti di avere le stesse possibilità, senza alcun tipo di differenza o discriminazione. Il mare alla portata di tutti, così l’Area Marina protetta del Plemmirio consente di abbattere qualsiasi pregiudizio fisico e mentale, offrendo opportunità uniche a quelle categorie un tempo impossibilitate a svolgere determinate azioni.

 

Il Consorzio “Archimede” di Comune e Provincia di Siracusa

L’Università è nata. Ora deve crescere il polo universitario

A piccoli passi la presenza universitaria a Siracusa sta crescendo sotto i nostri occhi. Basta girare per Ortigia per rendersi conto di come essa stia plasmando la vita del centro storico. Con l’anno accademico 2005-2006 sarà superata la soglia di 2.500 iscritti. Una crescita notevole se solo si considera che il numero degli studenti che frequentano corsi di laurea nella nostra città si è triplicato negli ultimi tre-quattro anni. Architettura e Beni Culturali sono i punti cardine del progetto “Università a Siracusa” promosso dalla Provincia regionale e dal Comune capoluogo. Una scelta coerente con l’identità storica di Ortigia e col suo patrimonio culturale. L’offerta formativa quest’anno si arricchirà di ben quattro nuovi corsi di laurea specialistica biennale. Un ventaglio ampio che permetta, anche per il suo carattere tematico, di gettare le basi per costruire nel campo dei Beni Culturali un Polo di Formazione e di Ricerca.
Consolidare questa realtà, puntando a fare il salto di qualità, è necessario, ma può non essere sufficiente se non si programmano nuove iniziative - corsi di laurea, master post laurea - coerenti con la vocazione del territorio (penso al turismo culturale) e idonee a valorizzare la presenza di istituzioni culturali di grande tradizione come l’INDA.
Sul binomio Fondazione Inda-Università si può puntare per fare della nostra città un centro di studi post-laurea sulla drammaturgia classica. Ma Siracusa è anche un balcone sul Mediterraneo e ciò le consente di aprire un canale di collaborazione culturale (e non solo) con i Paesi euromediterranei.
Il protocollo d’intesa tra il Consorzio universitario Archimede e l’Insap (Istituto Nazionale della Scienza, Archeologia e del Patrimonio del Regno del Marocco) per la gestione e la valorizzazione da parte del nostro corso di laurea di Scienza dei Beni culturali di Chellah, il sito archeologico più importante della regione di Rabat, ne è un esempio significativo.
“Perché il progetto “Università a Siracusa” decolli - dice il presidente e del Consorzio Univeistario Archimede Salvo Baio - occorre però che la Politica (uso la P maiuscola non a caso) faccia una salto di mentalità, considerando la causa universitaria volano di sviluppo (economico, turistico, ecc.) oltre che di rinascita culturale”.