ventitreesima edizione

2) L'Annuario

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L'oro rosso

colano dell'economia locale

   
pagine a cure di Mario Previtera
(in collaborazione con l'ufficio P.R. editoriale)
Il sindaco, Fausto Fagone

L’antico che si intreccia al moderno. La preistoria che ci catapulta nel mercato globale. I siti archeologici che dominano su distese di agrumeti. L’odore della zagara che inebria e stordisce. Le tradizioni tenute vive da un popolo laborioso che affonda le sue radici nel tempo. Ieri che si fa oggi, oggi che si fa domani. Palagonia, infatti, ha accettato la sfida della modernità. Malgrado il periodo di grave difficoltà finanziaria che attanaglia gli enti locali, l’amministrazione guidata con oculatezza e dinamismo dal sindaco Fausto Fagone è riuscita a dotarsi, grazie anche all’impegno di chi lo ha preceduto nella poltrona di primo cittadino, di opere e strutture che la rendono moderna e funzionale. Il completamento del palazzo municipale, un rinnovato sistema viario, la metanizzazione dell’intero trerritorio, il rifacimento della condotta idrica esterna, la riqualificazione delle aree limitrofe agli alloggi popolari dotate finalmente di tutti i servizi primari, nuove piazze e centri di aggregazione, impianti sportivi nei quartieri, mentre sono in corso i lavori di restauro di alcuni dei palazzi storici della città che, una volta completati, saranno adibiti ad attività culturali. Insomma, l’immagine di un comune vivo, proiettato nel futuro in una dimensione europea e mondiale. È così che lo vuole il suo giovane e indomabile sindaco. “Federalismo, devolution, welfare, mercato globale, occupazione, problematiche giovanili: i comuni costretti ormai a sopravvivere da soli non possono farcela - dice il primo cittadino - e allora dobbiamo pensare a strategie diverse. Il futuro passa attraverso l’unione, una sfida da affrontare insieme attraverso la concertazione e il confronto. Ciò sarà possibile con una rinnovata etica nell’azione politica perché possiamo immaginare un futuro per le giovani generazioni soltanto attraverso un maggiore utilizzo delle nostre risorse e delle nostre produzioni che devono essere supportate da infrastrutture adeguate”. E parlando di produzioni, trovandoci a Palagonia, subito si pensa all’arancia rossa. Qui il tarocco è ovunque, sugli aranci ornamentali lungo le vie cittadine, nei dolci tipici, nelle confetture, sulle tavole imbandite dei giorni di festa e soprattutto nelle tasche dei palagonesi, perché le cifre dicono chiaro che qui tutto si regge quasi esclusivamente sulla produzione di agrumi che da sempre rappresentano il volano dell’economia locale consentendo anche ad altri settori opportunità di sviluppo.

Esposizione delle preziose arance di Palagonia

“L’oro rosso” secondo una definizione dei contadini palagonesi. E chi può dargli torto. Basta salire, percorrendo strette stradine, al vecchio quartiere Matrice e affacciarsi da un naturale belvedere per rendersi conto, volgendo lo sguardo verso l’Etna come l’occhio si perde in chilometri quadrati di verde. Sono i giardini di arance rosse coltivati da contadini attenti che per nulla al mondo rinuncerebbero a produrre questo superbo dono della natura. In un territorio di 5.565 ettari ben 3.600 sono destinati alla coltivazione del pregiato frutto invernale, con un’incidenza del 65 per cento e una produzione annua che supera le 100 mila tonnellate.
“C’è modo e modo di fare agricoltura - riprende il sindaco Fagone - e c’è modo e modo di credere al proprio territorio e alla peculiarità delle produzioni come protagonisti del mercato globale e non più condannati all’isolamento da una politica che per troppi, lunghi anni, ha fatto mancare il suo apporto in termini strategici e di sviluppo”.
Negli ultimi anni il comparto agrumicolo ha attraversato momenti di profonda crisi, soprattutto per il susseguirsi di calamità naturali, che ha ridimensionato la produzione con ripercussioni anche sulle strutture. Gli agrumicoltori di Palagonia si lasciano alle spalle due annate agrarie da dimenticare. Prima un lungo periodo di siccità, poi le piogge alluvionali e infine le trombe d’aria che hanno provocato ingenti danni alle produzioni e alle strutture.

I resti della Basilica di S. Giovanni

Con queste premesse ogni anno la campagna agrumaria si è apre in un clima di incertezza e di forte preoccupazione per il futuro.
“Per non abbandonare a se stessa la nostra agricoltura - ribadisce il primo cittadino - bisogna al più presto mettere in cantiere un serio progetto di politica agraria lavorando lungo precise direttrici per dare agli agricoltori salde prospettive che gli consentano di affrontare le grandi sfide legate alla competizione sui mercati mondiali”.
“Politici, imprenditori, organizzazioni di categoria, devono sedersi intorno ad un tavolo, per pianificare il rilancio dell’agrumicoltura. Un settore che deve tramutarsi, soprattutto nelle nostre zone, in un’ occasione di lavoro per i nostri giovani.
Un’agricoltura moderna che, nel rispetto dei valori e delle tradizioni, possa finalmente guardare ai mercati mondiali misurandosi alla pari con gli altri Paesi in termini di competitività e qualità dei suoi prodotti.
Rafforzare la nostra agrumicoltura diventa oggi più che mai un elemento decisivo per favorire le imprese, crearne di nuove, agevolare gli investimenti, guardare al futuro, conquistare nuovi mercati”.
L’impegno dell’amministrazione e anche rivolto alle problematiche sociali. Grazie alla concretizzazione del Piano di Zona che fa riferimento alla legge 328 del 2000 i Servizi Sociali offrono oggi un programma ricco e articolato che in passato non era possibile realizzare. Con un sinergico lavoro di rete insieme gli altri comuni del distretto dei quali Palagonia è il comune capofila si è riusciti a mettere a punto tutta una serie di progetti che , finanziati dalla Regione, sono già operativi. I punti più importanti riguardano l’assistenza ai disabili, l’assistenza domiciliare agli anziani, il progetto affido, il recupero dei minori a rischio e le problematiche legate alla devianza minorile.

La riunione a Torino della delegazione del Comune di Palagonia per la promozione dell'arancia rossa.

“E’ in sostanza - dice il primo cittadino - un programma d’interventi che punta prima di tutto ad utilizzare meglio le norme vigenti, partendo dal presupposto che in Italia c’è una buona legislazione una piena integrazione, non più formale ma concreta per l’inserimento delle persone disabili, l’aiuto agli anziani bisognosi e alla fascia più giovane della popolazione che troppo spesso è vittima del circuito della devianza”
E qui non possiamo tralasciare il Progetto Matrice, voluto con forza dallo stesso Fagone, che mira ad una riqualificazione sociale del quartiere più antico di Palagonia.
Oggi il modello del “progetto locale” ha modificato il significato stesso della nozione di “riqualificazione”, investendola di significati “sociali” e intrecciandone gli obiettivi con quelli dello sviluppo dei quartieri e della rigenerazione delle periferie che vengono riqualificate nel loro complesso, garantendo il sostegno alimentare alle famiglie effettivamente bisognose e sviluppando il senso di appartenenza al quartiere con il coinvolgimento degli abitanti nella cura del paesaggio rurale e delle strutture esistenti.
Il progetto rappresenta, pertanto, una delle prime occasioni di sperimentare un approccio integrato e partecipato delle politiche urbane dove la “partecipazione” diventa il motore che avvicina la gente all’Amministrazione Comunale ed impegna questa a gestire i propri programmi in tempi definiti.
Attenzione e riguardo anche agli anziani che non presentano particolari problemi con la recente inaugurazione del nuovo Centro socio ricreativo. La nuova struttura, tutta a pian terreno, consente il superamento delle barriere architettoniche, diventando funzionale anche per gli anziani diversamente abili. Il Centro vuole essere lo strumento per favorire l’integrazione e la socializzazione delle persone avanti con l’età grazie anche alle molteplici attività che li coinvolgono.

Piazza Garibaldi, di notte.

Impegno costante anche a favore dei giovani, coinvolti come protagonisti in tutte le attività sportive e ricreative organizzate dall’amministrazione. Fra queste ricordiamo il carnevale dove i ragazzi si cimentano nella elaborazione dei costumi dimostrando tutta la loro fantasia e creatività. Spazio anche allo Sport con l’organizzazione di tornei di calcio e calcetto durante le festività patronali e il periodo estivo, realizzati grazie al supporto delle associazioni sportive che di concerto con l’amministrazione hanno reso funzionali tutti gli impianti.
A Palagonia c’è anche un patrimonio artistico, storico e culturale non indifferente.
Pensiamo alla zona archeologica di contrada Coste dove si possono ammirare resti d’insediamento dell’età del bronzo fino all’epoca romana; la zona archeologica Palikè di grande importanza con resti d’insediamento del Paleolitico dove è possibile ammiare le grotticelle artificiali di tipo castellucciano adibite a sepoltura senza dimenticare che in questi luoghi sorgeva l’antico Santuario-oracolo dei Palici; l’eremo bizantino di Santa Febronia risalente al VI-VII secolo sulle cui mura si possono ammirare alcuni affreschi; la Basilica di San Giovanni, risalente al V secolo, un raro monumento paleo cristiano di cui restano solo pochi ruderi e poi ancora la Chiesa Madre di San Pietro, la Chiesa dell’Immacolata, la Chiesa del Crocifisso, la Santuzza in contrada Tre Fontane, luogo di culto caro ai Palagonesi.
“Anche dalla valorizzazione del territorio e del patrimonio artistico e naturalistico - riprende Fagone - passa il futuro e lo sviluppo della nostra città. L’amministrazione si sta già muovendo in questa direzione nel tentativo di inserire Palagonia nei circuiti turistici per richiamare in città escursionisti e visitatori”.
Il primo cittadino è determinato e deciso a puntare in alto. Si è imposto il coraggio della sfida: far diventare Palagonia non un puntino sulla carta geografica ma una opportunità e una risorsa per i suoi cittadini e le generazioni a venire.

CALENDARIO
CARNEVALE - periodo di svolgimento febbraio/marzo: descrizione - Illuminazione allegorica, serate musicali in P.zza Garibaldi, Carnevale dei bimbi, sfilata di carri allegorici e gruppi in maschera e premi in denaro per tutti partecipanti;
Finalità - Sviluppare la creatività nei giovani nel realizzare i carri allegorici e i costumi e fare vivere a tutta la cittadinanza un forte momento di aggregazione sociale nell'armonia e nella gioia.
S. PASQUA - periodo di svolgimento mercoledì Santo e domenica di Pasqua: descrizione - Illuminazione delle vie e P.zze Principali, processione dei devoti;
Finalità - Far rivivere la Passione di Cristo e la Sua Resurrezione.
FESTA PATRONALE - periodo di svolgimento Giugno e 1 Luglio: descrizione - Illuminazione artistica nella città, Manifestazioni religiose, tornei portivi, spettacoli musicali, concerto bandistico e spettacoli pirotecnici;
Finalità - Favorire il culto della Santa .
ESTATE PALAGONESE - periodo di svolgimento Luglio-Agosto-Settembre: descrizione Proiezioni di film in P.zza Garibaldi, manifestazioni musicali sportive ricreative;
Finalità - Consentire ai giovani e ai cittadini di trascorrere momenti di aggregazione sociale.
VERGINELLE - periodo di svolgimento tutti i martedì del mese di Settembre: descrizione tradizione "votiva" con celebrazioni di messe in onore della Patrona S. Febbronia e appuntamento finale nella chiesetta campestre dedicata alla Santa (l'ultimo martedì del mese di Settembre).
NATALE - periodo di svolgimento Dicembre-Gennaio: descrizione Realizzazione di presepi nei quartieri, illuminazione e addobbi nelle vie e P.zze principali della città;
Finalità - favorire lo sviluppo creativo e culturale dei giovani che realizzano i presepi nei quartieri.