ventitreesima edizione

2) L'Annuario

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Il valico della Montagna

   
pagine a cure di Maurizio Giordano
(in collaborazione con l'ufficio P.R. editoriale)
Il sindaco, Salvatore Moschetto

Da sempre legata alle sue tradizioni, al suo territorio e soprattutto ai capricci del suo “Gigante Etna”, Nicolosi cresce e rafforza sempre più sul piano socio-economico e culturale la propria immagine, la propria rinomanza di centro turistico, il proprio ruolo istituzionale.
L’Amministrazione comunale, guidata dal sindaco dott. Salvatore Moschetto, sta lavorando intensamente e si sforza il più possibile per affrontare e risolvere i numerosi problemi, guardando oltre, verso il futuro.
“Il bilancio di questi primi due anni di attività del mio secondo mandato - spiega il primo cittadino - è da ritenere positivo. E ciò è importante e significativo anche per il morale dei nicolositi, che già hanno dimenticato i brutti momenti degli eventi vulcanici dell’Etna del luglio-agosto 2001 e dell’ottobre-dicembre 2002.
Lo stretto rapporto di amicizia, il prezioso sostegno, l’affettuosa collaborazione che ho con i nicolositi, mi consentono con l’Amministrazione comunale che guido, di operare intensamente, sempre con maggiore slancio, per il bene della nostra comunità e per rinsaldare ed implementare ulteriormente i principi posti a base della nostra convivenza civile: la libertà, la democrazia, la serenità, la pace”.
La grande trasformazione della pubblica Amministrazione, soprattutto degli Enti locali, nata dalle riforme dell’ultimo decennio (riforma federale dello Stato, sussidiarietà orizzontale e verticale, e - government) è ormai matura per dare i suoi frutti. E questo è avvenuto a Nicolosi sia a vantaggio dell’efficacia dell’azione amministrativa, sia in termini di promozione dello sviluppo, mediante una razionale programmazione a lungo termine, capace anche di allinearsi alle direttive dell’Unione Europea allo scopo di ottenere il cofinanziamento di Bruxelles.
“Con una serie di piccole, ma efficaci, acrobazie che hanno consentito al Comune di Nicolosi di risparmiare al massimo, - aggiunge il sindaco - eliminando ogni minimo spreco al fine di utilizzare al meglio le poche risorse finanziarie a disposizione, grazie ai contributi straordinari che l’Amministrazione comunale - in un periodo di particolare crisi economica per lo Stato e per la Regione Siciliana - è riuscita miracolosamente ad ottenere, abbiamo incrementato gli investimenti e le infrastrutture: condizioni essenziali per bene amministrare, puntando, in particolare, verso un comparto turistico autonomo e rappresentativo ed uno sviluppo ambientale sostenibile”.

Il centro, in estate

Si tratta del primo, imprescindibile traguardo da perseguire per potere orientare con efficacia ed incisività le scelte politiche di pianificazione e programmazione per una corretta crescita del territorio e del sistema produttivo, per migliorare la qualità della vita e la competitività della nostra economia.
Punto di forza dell’attività amministrativa già svolta e di quella programmata per il prossimo futuro, è quello della riqualificazione urbanistica del Centro storico: arredo urbano, illuminazione artistica, piano del colore finalizzato al ripristino delle facciate significative, riscoperta e valorizzazione dei siti naturali, realizzazione di circuiti museali.

CAMBIA VOLTO NICOLOSI NORD
A Nicolosi Nord, prosegue il nuovo assetto urbanistico e si stanno completando gli interventi di ricostruzione di tutto ciò che è stato distrutto o danneggiato dalle eruzioni del luglio-agosto 2001 e dell’ottobre-dicembre 2002. È già pronto il progetto per la ricostruzione del Centro comunale servizi (che prevede la realizzazione di una struttura in legno) ed è poi sotto gli occhi di tutti, nel nuovo piazzale Rifugio Sapienza, la splendida realizzazione che costituisce la prima e significativa tappa nel cammino della ricostruzione e il fiore all’occhiello del versante Sud dell’Etna: i negozi di souvenir, nuovi, gradevoli, funzionali ed eleganti, costruiti a cura e spese dei titolari, che già vi operano con grande impegno e rinata fiducia.

La pista di pattinaggio ai Pini

Le opere che vedono come ente attuatore il Comune di Nicolosi sono in corso di completamento. Si stanno realizzando i piloni della nuova seggiovia che sostituirà il primo impianto di risalita e per rimontare il secondo skilift “Capannine”. L’obiettivo è quello di fare il possibile per riaprire dalla prossima stagione invernale.
Nel piazzale centrale della stazione cui si affaccia il nuovo Mercatino dei souvenir, procedono i lavori di riempimento del piazzale che dovrà essere pavimentato in basolato lavico. Intanto il 5 agosto 2004 ha ripreso a funziona­re la Funivia dell’Etna, ricostruita dopo le ultime eruzioni secondo un progetto tec­nologicamente avanzato che ne ha aumentato sia la portata che gli standard di sicurezza. L’impianto, che parte da Nicolosi Nord, a quota 1.924 metri e porta, con cabine sei posti, fino alla Montagnola, a quota 2.495 metri, per poi accedere alla sommità del vulcano, è ripartito dopo tre anni di inattività per i danni subiti dalle eruzioni del luglio-agosto 2001 e dell’ottobre 2002-gennaio 2003. La ricostruzione della nuova Funivia, che ha richiesto un investimento di circa 12 milioni di euro, è stata sottoposta ad un severo collaudo ed adesso si avvale di avanzate tecnologie ed è gestita dal computer. Si è inoltre aumentata la sua portata che consentirà di trasportare circa 1.300 persone l’ora. Per adesso, comunque, la portata delle sue 43 cabine si limita a 750 persone l’ora.

Lavori sul versante Nord

TURISMO NEL VERSANTE ETNA SUD
Dopo un avvio estremamente lento nei mesi di giugno e luglio, ad agosto e settembre, secondo le stime degli esperti, sono transitati dalla località Etna Sud circa 750.000 persone, dato che deve essere letto alla luce della crisi che sta attraversando tutto il comparto turistico siciliano.
“I mesi estivi sull’Etna - ribadisce l’assessore al Turismo del comune di Nicolosi, Salvatore Mazzaglia - hanno destato parecchia sorpresa, infatti le presenze giornaliere di turisti , che in passato sono diminuite sensibilmente dopo le prime due settimane di settembre, quest’anno si sono mantenute sui livelli di alta stagione. Si tratta di un dato che fa ben sperare per il futuro turistico dell’Etna”.

LA STORIA
Nicolosi, la “Porta dell’Etna”, giace sul fianco meridionale della regione inferiore dell’Etna, ai piedi dei Monti Rossi, a circa 702 metri sul livello del mare.
Si ritiene che il nome di Nicolosi derivi dalla vicinanza con il Monastero di San Nicolò la Rena, complesso costruito nel 1359 ed utilizzato dai monaci Benedettini, sino alla seconda meta del secolo XVI, come residenza. La storia di Nicolosi è intimamente collegata alle tante eruzioni dell’Etna che ne hanno in passato, con le continue distruzioni, condizionato lo sviluppo. Già nel 1408 la gente fu costretta a lasciare il paese ed a fuggire a Lentini e Centuripe. Altri gravi danni sono stati provocati dall’eruzione del 1536 che provocò la fuga dei monaci di S. Nicola che trovarono rifugio a Catania. Un anno dopo un’altra eruzione sfiorò il monastero, distruggendo molte case di Nicolosi e Mompilieri. In quest’occasione venne portato in processione il velo di S. Agata che, secondo la tradizione, fece arrestare il corso della lava. Dal 1600 l’economia locale venne messa in ginocchio da un terribile susseguirsi di eruzioni e terremoti. Tra il 1730 e il 1750 fu ricostruita la Chiesa Madre, su un progetto del Vaccarini e fu dedicata allo Spirito Santo. Nel 1886 vi fu la tremenda eruzione che si aprì a dodici chilometri di distanza dal paese. E la popolazione, vedendo avanzare la lava verso le prime case, si rivolse all’arcivescovo di Catania Dusmet che portò a Nicolosi la reliquia con il velo di S. Agata che fu avvicinata al minaccioso fronte lavico. L’eruzione si esaurì e la popolazione, fatta andare via a causa dell’imminente pericolo, ritornò alla proprie case.
In quegli anni l’attività economica fondamentale era l’agricoltura, seguita dall’allevamento, dall’artigianato e dal commercio della neve, mentre molti carrettieri trasportavano i mazzi di ginestra che servivano per i forni della città.
La vocazione turistica di Nicolosi, comunque, venne rinvigorita con la costruzione nel 1936 della strada provinciale dell’Etna che collegava Nicolosi alla Casa Cantoniera. Dal dopoguerra ad oggi Nicolosi ha cambiato completamente fisionomia soprattutto per la realizzazione di opere pubbliche e la costruzione di nuovi fabbricati.
La “Porta dell’Etna” diventa, quindi, negli anni Settanta meta di villeggiatura estiva ed il boom dell’edilizia arreca un notevole benessere a Nicolosi che negli anni seguenti vede crescere ancora di più gli impianti turistici e sportivi. L’Etna intanto, continua a far sentire la sua voce, arrecando notevoli danni all’economia del paese che comunque è consapevole che la sua crescita, il suo futuro, è legato in modo indissolubile alla bizzarria del suo vulcano.
Oggi Nicolosi vive essenzialmente di turismo, è diffuso il piccolo artigianato e molto sviluppata è l’edilizia privata e alberghiera.
Con 6.000 abitanti ed a circa 15 km da Catania, Nicolosi è sede dell’Ente Parco dell’Etna e dell’Azienda autonoma di Soggiorno e Turismo e resta un punto base per tutte le escursioni sull’Etna e luogo ideale per la villeggiatura.

LE MANIFESTAZIONI
Tra le manifestazioni che ogni anno richiamano migliaia di visitatori ricordiamo le feste patronali di S. Antonio Abate e S. Antonio di Padova, il Premio nazionale di poesia dedicato a Turi Zappalà, la rassegna estiva di teatro, musica e cabaret “Sipario sotto i Pini”, l’Estate di San Martino e Aprile in Festa, la rinnovata “Catania-Etna, la Notte di Natale intorno al ceppo in piazza Vittorio Emanuele, i due presepi natalizi, le gare sciistiche, le visite guidate del Parco dell’Etna che ha sede in via Etnea 107/a.

DA VISITARE
Per chi si reca a Nicolosi tra i luoghi interessanti da visitare ricordiamo la Chiesa Madre, edificata su progetto del Vaccarini nel secolo XVIII, dove si venera la statua di S. Antonio di Padova, il Monastero di S. Nicola, futura sede del Parco dell’Etna, il cippo dedicato a Goethe, eretto nel 1987 ai piedi dei Monti Rossi, il Parco Calvario, il Santuario di Mompilieri, le chiese S. Maria delle Grazie, S. Giuseppe, San Francesco, Madonna del Carmine, la Grotta delle Colombe, i Monti Rossi, le grotte di scorrimento Lavico, I’Altarino di S. Agata ed i tre Altarelli.

CULTURA, SPORT, IMPRENDITORIA
Con l’intendimento di attirare sempre più flussi di persone verso il polo turistico del centro e di Etna Sud, il comune di Nicolosi attua diverse iniziative mirate alla riscoperta delle tradizioni, della cultura, dei prodotti dell’agricoltura collinare e dell’artigianato autentico, della pietra lavica in tutte le sue utilizzazioni, comprese le tecnologie di ceramizzazione attuate dalla locale Scuola artigianale.
Particolare attenzione viene rivolta verso la cultura, il turismo e lo sport, puntando, da un lato, a destagionalizzare sempre più le abituali manifestazioni e, dall’altro, a creare eventi turistico-culturali di notevole rilievo e capaci di attirare un flusso cospicuo di turisti e visitatori.
Nel campo sportivo Nicolosi dispone di una società di calcio, la Polisportiva Etna costituita nell’autunno del 2002 e indirizzata alla crescita dei piccoli calciatori, una società di rugby, l’US. Nicolosi, società di sci di fondo e ski-roll, il Tennis Club Nicolosi. È presente, inoltre, ai “Pini” la Pista di pattinaggio che richiama d’inverno tantissimi appassionati.
In campo culturale e musicale ricordiamo il gruppo teatrale “Amici del Teatro”, diretto da Nuccio Pappalardo, con oltre 30 anni di attività e la corale “Mater Divinae Gratie” con oltre 35 elementi, nata nel 1984, oltre alla banda musicale “Città di Nicolosi” di notevole tradizione e ad altre associazioni.
È stato poi istituito ed è già in funzione presso la sede municipale, lo “Sportello Sviluppo Italia”, con lo scopo di incrementare e sviluppare sempre più la cultura d’impresa e la conoscenza della normativa, compresa quella europea,che prevede sostegni finanziari e contribuzioni per l’imprenditoria, soprattutto per quella giovanile.

DUE STRUTTURE DI GRANDE VALENZA CULTURALE
Fiore all’occhiello dell’Amministrazione comunale sono due strutture: Il Museo di Vulcanologia in via Cesare Battisti 28 ed il Centro Congressi di via Calvario.
Il Museo di Vulcanologia ha come sede un immobile di importanza storica, la casa dei fratelli Gemmellaro, Mario, Carlo e Giuseppe (figli di Raimondo), studiosi e pionieri di una scienza, poi chiamata Vulcanologia.
Il museo, promosso dalla Provincia re­gionale e dall’Azienda provinciale per il Turismo di Catania, è stato progettato dall’ing. Antonio Failla con il coordina­mento scientifico del vulcanologo Giovan­ni Frazzetta e la collaborazione del Co­mune di Nicolosi e del Parco dell’Etna. L’allestimento è curato dell’arch. Elena Ceravolo, il progetto grafico è di Filippo Frazzetta e Gianpiero Giuliano. La struttura è suddivisa in due sezioni: un laboratorio con cinque sale contigue che ospitano la par­te prettamente didattica ed una adia­cente struttura in legno, una sorta di ga­zebo, che accoglie il Centro di documen­tazione storica dell’Etna.
Il Centro Congressi di via Calvario - via Monti Rossi invece comprende all’interno un funzionale anfiteatro e costituisce il primo spazio pubblico coperto, moderno di cui Nicolosi può disporre per realizzare manifestazioni teatrali, musicali, cinematografiche, convegni, dibattiti e conferenze. La struttura è costata 7 miliardi di lire ed è stata completata con un finanziamento di circa 700 milioni. Comprende una funzionale sala congressi, da adibire anche a teatro, cinema ed altre forme artistiche, per un totale di 497 posti a sedere e numerose sale minori, dove sono state realizzate sale riunioni e lettura. Due strutture molto attese e che sicuramente contribuiscono alla crescita civile, culturale e turistica della “Porta dell’Etna”.