ventitreesima edizione

2) L'Annuario

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Pilastri come funghi

“È un atto immorale che legittima e rafforza l’abusivismo nel nostro paese”. Così il Wwf commenta la notizia della proroga dei termini per il condono edilizio. “Il governo – ha pubblicato il Corriere.it per voce del segretario aggiunto dell’associazione ambientalista, Gaetano Benedetto – non valuta le conseguenze della sua comunicazione alla Corte Costituzionale riguardante l’intenzione di prorogare i termini per la presentazione delle domande di condono edilizio. Attualmente più o meno ovunque, ma soprattutto al Sud, sono aperti migliaia di piccoli e grandi cantieri, che operano in assenza delle necessarie autorizzazioni ben oltre il termine del 31 marzo del 2003: data entro la quale gli abusi dovevano essere realizzati. In assenza di controlli sul territorio, ufficializzare la proroga dei termini per la presentazione delle domande è il danno che si aggiunge alla beffa”.
Secondo il Wwf il governo “rischia di avallare comportamenti illegali devastanti per il territorio, garantendo una sorta di amnistia a pagamento, proprio quando l’Alta Corte sta verificando la legittimità dei suoi atti. Dall’inizio il Wwf Italia aveva denunciato che il condono edilizio era un provvedimento dagli obiettivi economici del tutto aleatori, che provoca nell’immediato però conseguenze negative molto concrete: sul piano della legalità e del buon governo del territorio. Eppure di fronte al fallimento dell’adesione dei cittadini al condono e sotto la lente della Corte Costituzionale il governo non si ferma e avanza una proposta davvero indecente”.
In Sicilia il 63% del litorale È occupato abusivamente. Il dato emerge sempre da una ricerca condotta dal Wwf Italia: ‘’Se si aggiungono i nuclei edificati non continui si arriva al 74% . Soltanto il 18% È libero dal cemento. L’edificato costiero destinato all’uso vacanza È in media di 149 abitazioni per chilometro’’. Per il Wwf Italia, ‘’negli spazi liberi della costa si È costruito per la maggior parte in modo intensivo, frammentando drammaticamente il sistema naturale costiero’’.

I diversi tipi di abusivismo

ABUSIVISMO VERO E PROPRIO

Si tratta essenzialmente di edifici realizzati in totale assenza di concessione edilizia, in genere su aree dove gli strumenti urbanistici non ne consentirebbero comunque il rilascio. È un fenomeno esploso nelle periferie cittadine nel dopoguerra, ed è innegabile che, in buona misura, abbia costituito una risposta emergenziale alla necessità di abitazioni degli strati più poveri della popolazione inurbata. In epoca relativamente più recente è poi iniziato il fenomeno dell'assalto alle coste, alle spiagge, ai boschi delle località turistiche.
Questo tipo di abusivismo ha colpito l' Italia in modo assai disomogeneo.
ABUSIVISMO "CONDONATO"
Alias di "sanatoria permanente", così come lo definiscono le associazioni ambientaliste. Secondo stime del CRESME, dal 31/12/1993 ad oggi sono state realizzate oltre 200.000 nuove abitazioni abusive. Ed altre 230.000 case erano sorte nel giro di appena due anni (1983/4) come conseguenza del primo condono. È dunque chiarissimo che gli abusivi incalliti non hanno mai creduto nel "giro di vite" annunciato al termine della sanatoria, ma che al contrario hanno approfittato dei condoni per realizzare sempre nuove costruzioni.
EDILIZIA "SEMILEGALI" o "SOLO FORMALMENTE LEGALE"
Il primo è un modo per definire quegli edifici realizzati in grave difformità dai progetti approvati, ovvero sulla base di progetti che non avrebbero potuto essere approvati (esempio classico: villette munite di "regolare" concessione edilizia, ma che nell'insieme formano una lottizzazione); il secondo indica gli edifici muniti di tutti i "pezzi di carta" necessari, ma che ugualmente hanno sul territorio un impatto devastante.
(fonte: Area Legale Istituzionale WWF Italia)