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Il presidente, Concetto
Bellia
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Sfruttiamo con estremo piacere lopportunità
che ci viene offerta da una rivista autorevole quale Top Sprint per spiegare
quali sono le nostre idee rispetto ad un progetto di reale valorizzazione
e promozione ecocompatibile di quella straordinaria risorsa naturalistica
ed umana che si chiama Parco dellEtna.
Noi pensiamo innanzitutto - e lavoriamo in questa direzione - ad una fruizione
piena del nostro bellissimo territorio, orientata ovviamente al rispetto
dei grandi valori ambientali (và opportunamente sottolineato che
le nuove generazioni sono costantemente oggetto delle nostre attenzioni,
con iniziative didattiche rivolte alle scuole elementari, medie inferiori
e superiori) che in esso insistono. Stiamo mettendo a punto un nuovo sistema
di sentieri: nel pieno rispetto del concetto di fruizione compatibile,
abbiamo cercato di individuare, in base alle esigenze degli ecosistemi,
i periodi dellanno e la quantità di turisti che queste aree
possono sopportare.
Un turismo che noi vogliamo equilibrato, profondamente rispettoso della
natura, capace di coglierne e recepirne al meglio i valori più
profondi, che sono non soltanto naturalistici, ma anche etici. Un turismo
che, se stimolato da una maggiore qualità dei servizi (con la promozione
di strutture ricettive a basso impatto ambientale, vedi agriturismi e
B&B), può davvero fare diventare questo significativo pezzo
di territorio siciliano quel motore di sviluppo del quale,
da tanti anni, si sente parlare nei convegni di settore come un vero e
proprio oggetto del desiderio da parte di amministratori, esperti, appassionati.
È davvero tanto, del resto, ciò che il Parco dellEtna
è in grado oggi di offrire ai visitatori. È uno straordinario
patrimonio di ricchezza naturale e umana: un ambiente unico, con i suoi
percorsi ricchi di peculiarità per gli occhi dei turisti; un insieme
di tradizioni antiche e di cultura popolare, che costituiscono un substrato
antropologico di grande interesse; un panorama enogastronomico di primordine.
E in più, anzi soprattutto, quello che consideriamo - non mi stanco
di ripeterlo in tutte le occasioni pubbliche - il vero valore aggiunto:
lEtna, il vulcano attivo più grande dEuropa, un vero
e proprio logo del mondo con il suo fascino immortale, punto
di riferimento del turismo di tutto il pianeta. E, con il vulcano, la
principale caratteristica del nostro Parco dal punto di vista ambientale:
la colata lavica. In tutti gli altri Parchi naturali è possibile
avere esperienze eco-turistiche abbastanza simili, ma solo sullEtna
è presente la lava, che è dunque la vera, grande attrazione.
Abbiamo cercato di fare conoscere ed apprezzare questo straordinario patrimonio
ai turisti con la manifestazione Naturalmente Etna, che ha
cercato di mettere insieme ed offrire ai visitatori i centri storici dei
nostri bellissimi Comuni e la natura del Parco. Un binomio certamente
affascinante per unesperienza di grande significato, che cercheremo
in futuro di rafforzare, con lobiettivo di lanciarla sui mercati
turistici internazionali.
Con questa consapevolezza, e con lidea sempre più convinta
di un Sistema Etna aperto verso i poli turistici della Sicilia
orientale e verso il mare, continueremo a lavorare con una strategia avanzata
di sviluppo turistico eco-compatibile, come del resto stanno già
facendo tutte le aree protette più importanti del sistema italiano
ed europeo: tutela ambientale, economia, cultura devono camminare insieme
per una crescita reale del territorio.
Riteniamo che il vero punto di forza di questo progetto sia la concertazione
costante tra i protagonisti di questo sistema, lapproccio
e limpegno comune - pur nella differenza dei ruoli istituzionali
- di tutti coloro che credono nella possibilità di crescere insieme,
di portare avanti unidea condivisa di sviluppo, proponendo unofferta
di turismo differenziata da quella classica, basata sulle straordinarie
opportunità contenute nei loro territori.
Ancora tanta è la strada da percorrere. Non basterà soltanto
limpegno del Parco in una forte azione di promozione e di incentivazione
del turismo, delle risorse culturali, delle attività economiche,
se non ci sarà la collaborazione delle popolazioni stesse e delle
amministrazioni locali, che dovranno sempre più considerare il
nostro territorio uno straordinario patrimonio da tutelare e promuovere
e di cui andare fieri.
Concetto Bellia
Presidente Parco dellEtna
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IL TERRITORIO
Il Parco dellEtna, con i suoi 59.000 ettari, ha il compito primario
di proteggere un ambiente naturale unico e lo straordinario paesaggio
che circonda il vulcano attivo più alto dEuropa, il più
famoso al mondo insieme al giapponese Fuij Jama. Il territorio è
stato suddiviso in quattro zone. Nella zona A, a massima tutela, lobiettivo
del Parco è consentire alla natura di svolgere il suo corso limitando
al minimo lintervento umano; la zona B è formata in parte
da piccoli appezzamenti agricoli ed è contrassegnata da splendidi
esempi di antiche case contadine; nellarea di pre-parco, con i 14.000
ettari delle zone C e D, sono consentiti anche eventuali insediamenti
turistici sempre nel rispetto della salvaguardia del paesaggio e della
natura. Al centro dellecosistema del Parco cè lEtna,
con il suo confine litologico di 250 km., laltezza di circa 3.350
m. e una superficie di circa 1.260 chilometri quadrati. Allinterno
di questo straordinario territorio, il Parco ha creato dei suggestivi
percorsi, per fare meglio conoscere le sue caratteristiche e le sue biodiversità:
ai già noti sentieri Monte Nero degli Zappini, Monte Zoccolaro,
Pietracannone-Cubania, Monti Sartorius, Piano dei Grilli, Cisternazza
- Monte Spagnolo, Gurrida, si sono aggiunti il sentiero Burò e
il Piano dellAcqua - Monte Calanna, inaugurati in occasione della
Giornata Europea dei Parchi 2001.
La flora del Parco, estremamente ricca e varia, condiziona il paesaggio
offrendo continui e repentini mutamenti. Partendo dai piani altitudinali
più bassi, ecco i vigneti, i noccioleti, i pistacchieti ed ancora
i boschi di querce, pometi e castagni.
Proseguendo, specie sul versante orientale, boscaglie di roverella, cerri
e pino laricio, che formano bellissime pinete, come quelle di Linguaglossa
e Castiglione di Sicilia. Oltre i 2.000 metri, ecco il faggio e la betulla.
Tra le specie caratteristiche del paesaggio etneo va ricordata la ginestra
dellEtna, una delle principali piante colonizzatrici delle lave,
mentre oltre la vegetazione boschiva il paesaggio è caratterizzato
da formazioni pulviniformi di spino santo (astragalo), che offrono riparo
ad altre piante della montagna etnea come il senecio, la viola e il cerastio.
Sul vulcano vivono ancora listrice, la volpe, il gatto selvatico,
la martora, il coniglio, la lepre e, fra gli animali più piccoli,
la donnola, il riccio, il ghiro, il quercino e vari tipi di topi e pipistrelli.
Moltissimi gli uccelli: tra i rapaci diurni lo sparviero, la poiana, il
gheppio, il falco pellegrino e laquila reale; tra i notturni il
barbagianni, lassiolo, lallocco, il gufo comune. Nel lago
Gurrida, unica distesa dacqua dellarea montana etnea, si possono
osservare aironi, anatre ed altri uccelli acquatici.
ATTIVITÀ DELLUOMO, PRODOTTI TIPICI
In questo affascinante scenario naturale, catturano lattenzione
dei visitatori anche i prodotti tipici e le attività tradizionali
delluomo della muntagna (come la chiamano gli abitanti
del luogo, per evidenziarne la mitezza e generosità),promossi dal
Parco nella sua strategia per uno sviluppo sostenibile. Ed ecco, circumnavigando
il vulcano ed attraversando i venti Comuni che ricadono nel territorio
del Parco, il delizioso cocktail di sapori, dai funghi di Nicolosi, alle
mele di Pedara, al miele di Zafferana Etnea, alle salsicce di Linguaglossa,
alle fragole di Maletto, al pistacchio di Bronte, alle insalate di Adrano,
ai torroncini - di Belpasso, allolio di Ragalna. E poi il vino,
tanto vino di qualità sempre più apprezzato nel mondo, proveniente
dagli splendidi vigneti di Milo, SantAlfio, Viagrande, Castiglione
di Sicilia, Linguaglossa. Piedimonte Etneo, favoriti nella loro crescita
dalla straordinaria fertilità del terreno lavico. E dalla lava,
attraverso la ceramizzazione della pietra (significativa la scuola di
Nicolosi), vengono fuori vere e proprie opere darte. La pietra lavica
caratterizza anche la splendida architettura di molti dei paesi del Parco.
COME RAGGIUNGERE IL PARCO
La vicinanza con la città di Catania e con lautostrada A18
Messina-Catania consente facili collegamenti al Parco sia per chi utilizza
laereo che per chi ama muoversi in auto. I numerosi centri abitati
che fanno da corona allarea protetta sono poi raggiungibili attraverso
la fitta rete viaria che li collega a Catania e fra di loro. Per informazioni
sugli itinerari e sui rifugi, telefonate agli uffici del Parco.
CENTRI VISITA DEL PARCO
Fornazzo di Milo:
tel. 095.955159 - 095.333543; fax 095.955159
e-mail: natetur@katamail.com
sito internet: www.naturaeturismo.it
Linguaglossa: (presso Pro Loco, piazza Annunziata, 5)
tel./fax 095.643094
e-mail: proloLoco.Linguaglossa@tiscalinet.it
Randazzo: Parco dei Parchi (presso Comune)
tel. 095.7991611 - numero verde 167-261310
e-mail: webmaster@comune.randazzo.ct.it
sito internet: www.comune.randazzo.ct.it
Ente Parco dellEtna, Parco regionale:
via Etnea, 107/A - 95030 Nicolosi (CT)
tel. 095.821111 - fax 095.914738
e-mail: ufficiostampa@parcoetna.it
sito internet: www.parcoetna.it
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