Acicatena con i suoi 27.000 abitanti, dopo Acireale è il centro più popoloso delle Aci, grazie ai numerosi catanesi che si sono trasferiti nel centro catenoto.
La città del verdello, come gli altri centri agricoli ha vissuto la sua crisi agrumicola, questo grazie principalmente alla politica che non salvaguardando il comparto degli agrumi, ha creato di conseguenza anche una forte disoccupazione.
Noi oggi ci occuperemo di un altro aspetto di Acicatena, ovvero dellarea archeologica in contrada Santa Venera al Pozzo, dove esistono i ruderi delle antiche Terme Romane - (due ambienti rettangolari coperti con volte a botte, dotati di fori nella copertura e doppio pavimento per il passaggio del calore, utilizzati come calidarium e frigidarium ed altresì le sorgive di acqua termale che incanalata arriva nello stabilimento termale di Acireale).
Iniziamo la nostra cronistoria: il 14 dicembre 1991, allinterno della zona archeologica, viene riaperta al culto la chiesetta di Santa Venera al Pozzo costruita nel XIV secolo, questo grazie alla parrocchia di San Filippo dAgira con la collaborazione dei comuni di Acicatena e di Acireale nonché con lapporto dellAzienda delle Terme di Acireale. Quindi, dopo tanti anni di abbandono di questa stupenda zona archeologica, che era divenuta meta preferita dei tombaroli, finalmente inizia un serio lavoro di recupero.
Nel periodo natalizio, grazie allinteressamento dellassessore alla Pubblica Istruzione del comune di Acicatena, prof. Giovanni Barbagallo in collaborazione con lAssociazione Arcobaleno di Aci San Filippo e lAzione Cattolica parrocchiale allinterno della chiesetta viene realizzato un artistico presepe con personaggi in terracotta che raffigurano mestieri che oggi vanno via via scomparendo come ad esempio larrotino, il venditore di lupini, il riparatore di ombrelli, il tessitore di lino. Nel 1992 allesterno della zona archeologica si realizza la seconda edizione della Fiera franca. Nel 1993 altra edizione del presepe. Nel 1996 da sottolineare la visita dellassessore regionale al Turismo onorevole Adelfio Basile che tra laltro si impegna per sviluppare un progetto per la sistemazione in un modo adeguato dellarea delle acque sulfuree, infatti da troppi anni esiste un edificio che abbruttisce tale zona. Nel 2001 viene finanziato dallUnione Europea con una copertura finanziaria di tre miliardi e mezzo il progetto che prevede listituzione di un Parco archeologico e naturale nellarea delle Terme Romane di Santa Venera al Pozzo. Lintervento prevede lallargamento dellarea archeologica, la realizzazione di sentieri natura e di un museo archeologico. Nel 2001 il prof. Giovanni Barbagallo, presidente dellAssociazione Pan Akis 9, lancia un grido di allarme sulla grave situazione allinterno dellarea archeologica: lintera area si presenta ai visitatori in uno stato di profondo abbandono, con lerba secca, a rischio dincendio, occorre evidenziare comè stato accentuato lo stato di degrado, degli interventi della sezione archeologica della Soprintendenza Regionale ai Beni culturali di Catania che senza tener conto dellingresso in comune con la chiesa di Santa Venera al Pozzo ha abbattuto degli alberi secolari di ulivo e ha collocato una volgare recinzione metallica a protezione dellarea archeologica. Una assurdità!. In merito alla questione, la sovrintendente ai beni archeologici dott.ssa Maria Grazia Branciforti, dopo aver dichiarato del ritrovamento di una fornace tardo antica, ricavata da unabitazione romana, di straordinaria importanza, con arnesi, prodotti e scarti, si è soffermata sulla questione della recinzione, a nord e sud della chiesa restaurata di Santa Venera abbiamo trovato preesistenze e creato un percorso con passerelle, solo momentaneamente recintata con rete metallica, abbattuto le barriere architettoniche, tolto gli ulivi le cui radici avevano danneggiato il complesso e reimpiantato gli stessi qualche metro più in là.
Ma qual è lo stato attuale nellarea archeologica di Santa Venera al Pozzo. Bisogna sottolineare che è stato creato il Parco archeologico con il relativo museo; sono in corso dei lavori allesterno della chiesetta di Santa Venera al Pozzo, ma ancora lantiestetica recinzione cui faceva riferimento il prof. Giovanni Barbagallo è ancora lì. Altro punto dolens lerbacce lungo la via che porta allarea archeologica di Santa Venera al Pozzo. Certamente si deve intervenire al più presto lungo la zona, perché in caso contrario si rischia, dopo un periodo di interventi, di riabbandonare tutta la zona. Sarebbe un peccato non solo per Acicatena, ma per tutta la Sicilia.
|
|
|
Ignazio Fichera |
Ninni Carastro |
Dino Pirrone |
|
|
|
Alfio Castagna |
Nello Cutuli |
Mario Carastro |
|
La valorizzazione dei tanti luoghi che hanno fatto la storia di Acicatena, che ci consentono di essere orgogliosi di appartenere alla terra dellAci antico, il patrimonio archeologico, monumentale e paesaggistico sono delle potenzialità insite nel territorio che necessita salvaguardare e far conoscere.
Bisogna pensare ad uno sviluppo locale reale e sostenibile, cominciando dai beni culturali ed ambientali, la salvaguardia e la successiva valorizzazione del nostro patrimonio artistico e paesaggistico, che intelligenti programmi di recupero e manutenzione attenta potrebbero costituire autentiche offerte per un turismo sempre più esigente.
Gli interventi di risanamento e di restauro con apertura alla collaborazione dei privati, specie per la gestione successiva allintervento, ciò comporta unalleanza con interessi imprenditoriali qualificati (società miste, partnership). Il valore aggiunto delle sponsorizzazioni è una grande occasione nella caccia alle risorse per lamministrazione locale, tanto quanto la salvaguardia e la reintegrazione dei valori del paesaggio anche nella prospettiva dello sviluppo sostenibile.
Bisogna promuovere unadeguata valorizzazione del centro storico, con possibilità per i residenti di adeguare e/o ristrutturare secondo canoni ben precisi le proprie abitazioni. Definizione certa dei quartieri della città, per interventi mirati e diversificati nei singoli quartieri.
Il mio è un lavoro proiettato nel tempo, mi auguro di poterlo svolgere adeguatamente ponendo piena fiducia nel Sindaco, Ascenzio Maesano, e nei colleghi Assessori, con i quali si dovrà lavorare in simbiosi, con lunico obiettivo di fare di Acicatena un punto di riferimento positivo non solo in provincia di Catania.
|
|
Alcuni scorci storici di Acicatena |
|