L'Annuario
Entro un anno il Teatro non sarà più un'incompiuta
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Il volto nuovo della città |
pagine a cure di Graziella Ambrogio (in collaborazione con l'ufficio P.R. editoriale) |
Può un sindaco cambiare il volto della città che amministra in una manciata di anni? La risposta è sì se il primo cittadino in questione si chiama Giambattista Bufardeci, per gli amici Titti. Il presidente dellAnci Sicilia, di recente nominato anche responsabile del Consiglio nazionale dellAssociazione Nazionale Comuni Italiani, è al suo secondo mandato alla guida dellamministrazione comunale di Siracusa. Lintervista che segue si svolge nella stanza del sindaco, allinterno del palazzo municipale che si affaccia su piazza Duomo, nel cuore del centro storico aretuseo. Progettato da Giovanni Vermexio, che lo edificò tra il 1629 e il 1633, il magnifico edificio danneggiato dai bombardamenti della seconda guerra mondiale, ma anche dal tempo e dallincuria, è in odore di restauro così come lo sono numerosi palazzi storici di Ortigia. Per la realizzazione dei lavori di recupero il Comune attinge ai fondi della legge regionale per la ricostruzione post-sisma, la 433 del 1991. Lassessorato comunale preposto, affidato per la seconda volta al vicesindaco Vincenzo Vinciullo, in questi anni, ha moltiplicato le conferenze dei servizi con tutti i partner istituzionali interessati per lapprovazione dei progetti esecutivi di consolidamento e di messa in sicurezza dei siti più importanti del centro storico di Siracusa, staticamente precari e in preda allabbandono. Tra questi ultimi, figura anche il Teatro comunale chiuso da decenni. Sul sito pende una promessa fatta pubblicamente dal sindaco Bufardeci e dallassessorato regionale ai beni culturali: il teatro riaprirà tra un anno, assicurano. Loperazione che costerà circa sei milioni di euro, in verità, si presenta tuttaltro che semplice ma il teatro rappresenta senzaltro lincompiuta più celebre di Siracusa.
Limpresa è ardua ma liter per il recupero
del monumento è finalmente cominciato. È proprio nellisolotto
del mito, insomma, che sono più evidenti i segni del cambiamento
voluto dallamministrazione Bufardeci. Cè chi ha applaudito
ma anche chi ha contestato dando vita a roventi polemiche. Un clima agrodolce
che accompagna ogni novità. Nella darsena si staglia oggi un nuovo
ponte di collegamento con la terraferma dedicato a Santa Lucia, la patrona
di Siracusa. In Ortigia sono stati aperti nuovi parcheggi, per il momento
a costo zero, sono entrate in azione le videocamere per controllare gli
accessi alla zona a traffico limitato perchè si sta tentando di
avviare il processo di pedonalizzazione del centro storico, in piena sperimentazione.
- Qual è il suo programma per la città?
Mi piace ricordare anche che, dopo sessantadue anni di
attesa, abbiamo approvato il nuovo Piano regolatore della città.
Si tratta di uno strumento urbanistico fondamentale per gettare le basi
di uno sviluppo culturale che valorizzi le ricchezze e le possibilità
produttive in modo intelligente e rispettoso dellambiente. Adesso
bisogna dare attuazione alle sue previsioni per fare del territorio una
risorsa tutelata per la crescita e lo sviluppo. Dallattuazione del
nuovo Prg dipende anche la possibilità di attirare nuovo turismo,
nuovi investimenti pubblici e privati per favorire lo sviluppo di nuove
imprese e di nuova occupazione». |
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Turismo
il futuro è lo
sviluppo integrato
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La scommessa della Siracusa del terzo millennio si chiama turismo. Uno degli obiettivi principali perseguiti dal Comune aretuseo, rileva il sindaco Bufardeci, è garantire una nuova cultura dellaccoglienza con strutture ricettive allaltezza di una città che vuole competere con le grandi capitali del Mediterraneo. Oltre ai 1.600 posti letto di recente realizzati al villaggio Asparano, in dirittura di arrivo ve ne sono altri 160 in viale Teracati in zona centrale, 270 al camping Il Minareto nella zona balneare e 250 nellarea ex Sotis in periferia. La formula Bed & Breakfast ha fatto breccia, Siracusa registra la più alta concentrazione di queste strutture ricettive dellintera Sicilia. La parola dordine è riqualificare lambiente. La sfida è rendere competitiva lofferta turistica in collegamento strategico con il sogno industriale rilanciando il petrolchimico in uno sviluppo sostenibile ed ecocompatibile del territorio siracusano. | ||||||||||||||||||||||||
Cultura
il parco più vasto
del mondo
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Siracusa si candida ad entrare nella prestigiosa World heritage list dellUnesco nel giugno del 2005 e a diventare Patrimonio dellUmanità. Quasi tutta la città è parte di quel megaprogetto che si chiama Parco delle Mura Dionigiane previsto nel nuovo Prg. Una volta realizzato sarà il Parco Urbano più vasto del mondo. Il binomio turismo-cultura si fa sempre più stretto. La città riscopre la grandezza della sua storia e Bruxelles ha scelto il capoluogo aretuseo come luogo per la sperimentazione di metodologie e percorsi del turismo culturale europeo. Lamministrazione comunale ha proposto nuovi centri e spazi culturali per lUniversità, per le esposizioni e le iniziative del settore. Una volta creati i contenitori, tuttavia, bisognerà riempirli di contenuti, secondo quanto recita il Master Plan della cultura elaborato dal Comune aretuseo. Cè ancora tanto da fare. La proposta culturale è frammentaria, alcuni eventi o potenzialità siracusane non sono state ancora internazionalizzate. Ma ci sono i primi segnali di impegno. La biblioteca comunale è capofila da due anni del sistema bibliotecario regionale e in futuro metterà in rete circa 20.700 testi catalogati. Nella terra del mito e delle rappresentazioni classiche al teatro Greco assume un ruolo di primissimo piano lInda e Assindustria Siracusa si spende per organizzare quel piccolo capolavoro di promozione territoriale che è diventato in pochi anni Ortigia Festival. In poche parole, nei variegati interni del cantiere-cultura aretuseo fervono lavori di cui cè un gran bisogno. |
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L'ANNO LUCIANO
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Il 2004 è un anno destinato a restare negli annali
della storia di Siracusa. Dopo nove secoli, 964 anni per lesattezza,
torna nella sua città natale, anche se solo per qualche giorno,
il corpo di Santa Lucia, la patrona del capoluogo aretuseo. Ogni anno,
il 13 dicembre, una solenne processione e un bagno di folla accompagnano
il simulacro argenteo della Santa. È un rito, una festa irrinunciabile
per ogni siracusano, un formidabile momento di aggregazione popolare che
nel 2004 si nutre di un significato in più: è lanno
luciano. |