L'Annuario
All'ombra
della Torre Normanna |
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pagine a cure di
Francesco La Rosa |
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(in collaborazione
con l'ufficio P.R. editoriale) |
Tra qualche anno potrebbe diventare una meta turistica
tra le più belle e frequentate dellintero bacino del Mediterraneo.
Un obiettivo ambizioso ma, per il raggiungimento del quale, ad Altavilla
Milicia si stanno ponendo importanti e concreti presupposti. Durante la
stagione invernale Altavilla, piccolo centro quasi alle porte di Palermo,
conta allincirca 5.600 abitanti che si raddoppiano nei giorni festivi.
In estate, poi, la popolazione sul territorio comunale raggiunge addirittura
le venticinquemila unità, a conferma delle spiccate peculiarità
di attrazione turistica che fanno di questo ridente paesino una meta preferita
da tanti per le vacanze durante la bella stagione. A dirigere
le
operazioni, un sindaco dinamico e lungimirante: Salvatore Scaletta, 58
anni, medico di professione, sposato con la signora Angela e padre affettuoso
di Cesare (23 anni) e Maria (20 anni) entrambi studenti universitari.
Dopo una precedente esperienza a capo dellAmministrazione comunale
a cavallo tra la fine degli anni ottanta e i primi anni novanta, Scaletta
è adesso al suo secondo mandato elettorale consecutivo frutto di
una coalizione sfociata in una lista civica dove ad essere privilegiati
-per stessa ammissione del primo cittadino - sono i sani valori dellamicizia.
Tutto questo porterà ricchezza ad Altavilla, senza
dimenticare unaltra importantissima risorsa costituita dal Santuario
della Madonna della Milicia. Recentemente il Cardinale De Giorgi lo ha
eletto Santuario Mariano della Diocesi di Palermo e sono tantissimi
i pellegrini che vi si recano giornalmente. In particolare - continua
il primo cittadino di Altavilla Milicia - in occasione dei solenni festeggiamenti
del 6-7-8 settembre una folla straripante di fedeli si reca qui per omaggiare
la nostra Madonna. Inoltre, il paese è sede di un Museo permanente
unico nel suo genere: quello, cioè, dei quadretti votivi. La caratteristica
di questo interessantissimo museo è costituita dal contenuto davvero
originalissimo: dipinti realizzati sulle latte che hanno contenuto le
sardine, sin dal 1830 e fino ai primi del 900. Sono venuti da ogni
parte del mondo per ammirare queste opere uniche nel loro genere. |
Luogo Santo della Madonna della Milicia |
Il Paese |
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Lorigine del Comune di Altavilla Milicia è datata al 15 settembre 1621, limitatamente al palazzo del suo fondatore il marchese Francesco Maria Beccadelli di Bologna, e alle poche casette circostanti formanti il più antico baglio del 1400 (oggi: Píazza Matrice). Il paese, in seguito, si sviluppò secondo un progetto urbanistico a scacchiera, rispettando dettami del re spagnolo Filippo III. |
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Il Santuario |
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Il Santuario della Madonna della Milicia nasce sotto forma di una cappella, sul luogo dove pare sia stato collocato il Quadro della Madonna al suo arrivo in Altavilla. In seguito ai ripetuti ingrandimenti del 1623, del 1826 e del 1908 raggiunse lattuale forma ed ampiezza. La costruzione, a croce latina, è in stile classico-romano ottocentesco.
Sotto la crociera si trova la cupola affrescata da Totò Bonanno nel 1996 raffigurante una originale Pentecoste e, più sotto, quattro vele con gli Evangelisti dello stesso. Nel braccio sinistro, si trovano le statue dellAddolorata, del Cristo morto, in legno di Ortisei, il Cuore di Gesù, lAssunta entrambi della Ditta Zanetti di Roma, e S. Rosalia. Nel braccio destro la statua di S. Lucia.
Di pregevole fattura è limpianto marmoreo a guisa di due braccia accoglienti con, al suo interno, il tabernacolo che si erge al centro come il bocciolo di un fiore. Il tutto si protende verso la mensa di marmo bianco. Progettista e direttore dei lavori: il salesiano Don Vincenzo Gorgone. |
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Il Museo dei Quadretti Votivi |
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Entrando nel Santuario, subito a sinistra, si scende nel museo. È piccolo, ma è importantissimo. Contiene una ricchissima rassegna di illustrazioni di fatti che testimoniano una piccola parte di ciò che i pellegrini considerano grazie o miracoli da essi ottenuti dalla Madonna della Milicia. Quattrocento quadretti votivi dipinti, su loro commissione, da maestri pittori, per lo più, dei famosi carretti siciliani. Sono espressione di arte e di fede popolare. Raccolta unica, forse, al mondo sia per il materiale usato, latta ricavata da contenitori di sardine salate, sia per la quantità ed il contenuto. Sono oggetti molto ricercati per il loro studio da parte di esperti di scienze antropologiche ed artistiche. Documentano momenti drammatici vissuti e risolti positivamente dalla Madonna della Milicia. Spaziano nel periodo di tempo che va dal 1840 ai giorni doggi. Rappresentano incidenti sul lavoro, ferroviari, in mare, interventi chirurgici effettuati in casa, lotte di ammalati col demonio, esecuzioni capitali per fatti politici, guarigioni da emorragie per tisi, cadute accidentali da balconi, sotto cavalli in corsa, tram
etc. Questi quadretti costituiscono uno spaccato di vita reale svoltasi nellarco di quasi duecento anni. |