ventitreesima edizione

2) L'Annuario

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Il frutto della nostra terra

 
LEONTINI: "I PRODOTTI LOCALI SINONIMO DI QUALITA' "
 
L'assessore regionale
all'Agricoltura,
Innocenzo Leontini.

“I prodotti alimentari tipici siciliani sono strumento di prevenzione delle malattie scaturenti da abitudini alimentari non corrette. Perciò promuoverli è anche motivo qualificante di conoscenza”.
È il pensiero dell’assessore regionale all’Agricoltura Innocenzo Leontini dopo la firma del protocollo d’intesa stipulato insieme con il coordinatore regionale della Lega Italiana per la lotta contro i tumori, Giuseppe Palazzotto.
“La tutela della salute del consumatore, in questa seconda edizione, diviene l’elemento più rilevante dell’iniziativa - aggiunge l’assessore Leontini -. Per questo motivo è stato siglato il protocollo d’intesa con la Lega Italiana per la Lotta contro i tumori, attraverso cui si prevede di affrontare il tema della prevenzione dell’insorgenza di alcune forme tumorali attraverso la corretta alimentazione, di cui l’olio extravergine d’oliva è il principale elemento. Finalità ricollegabili ad uno tra gli obiettivi prioritari dell’amministrazione in materia di sicurezza alimentare e di valorizzazione dei prodotti agricoli che ha già portato alla costituzione del Polo per la Qualità: progetto per la promozione della qualità nelle filiere agroalimentari siciliane”.
Il protocollo d’intesa prevede, inoltre, per la prima domenica di primavera, la settimana della prevenzione, con un’attività di profilassi delle malattie oncologiche.
Il consumo degli alimenti tipici della dieta mediterranea è, oltretutto, sinonimo di un’alimentazione sana ed equilibrata. Con questa consapevolezza si tenterà anche di risollevare le sorti del mercato agricolo che, in queste settimane, sta attraversando un periodo di crisi.“L’assessorato attuerà iniziative di promozione, valorizzazione e tipicizzazione delle produzioni agroalimentari - aggiunge Leontini -. Anche quest’anno stiamo puntando su uno dei prodotti più rappresentativi della nostra terra, sinonimo di qualità: l’olio extravergine d’oliva. E in questo contesto s’inserisce pure la manifestazione “Frantoi in festa”, svoltasi nel mese di novembre nei maggiori frantoi oleari dell’Isola”.

- Nel frattempo, le arance di Sicilia sbarcano in Giappone. Il Ministero dell’agricoltura nipponico ha infatti valutato positivamente la relazione della sperimentazione effettuata in Sicilia sulle arance tarocco ed ha avviato le procedure per l’adozione di misure finalizzate alla liberalizzazione degli agrumi sul mercato giapponese.
“La recente simulazione di spedizione commerciale - dichiara l’assessore Leontini - supervisionata da un ispettore fitosanitario giapponese, è stata positiva: il carico di arance “Tarocco”, depositato per due settimane all’interno di un container refrigerato, è stato del tutto disinfestato dalle 30mila larve del temibile insetto, inoculate in modo artificiale. Grazie al ricorso alle basse temperature è stato dunque eliminato alla radice l’unico ostacolo che si frapponeva all’esportazione delle arance di Sicilia in Oriente. Si tratta di un grande passo in avanti per l’economia siciliana, che avrà delle ottime ricadute in ambito occupazionale, grazie all’espansione reale del mercato agrumicolo.

Questo contribuirà a risolvere l’annoso problema dell’invenduto sugli alberi, che determina ingenti perdite economiche”.
“Giunge così a conclusione un lungo negoziato che ha sancito l’abbattimento definitivo delle barriere fitosanitarie grazie, appunto, alla positiva sperimentazione del Cold treatment, il trattamento a freddo degli agrumi siciliani, che ha eliminato il problema della mosca mediterranea annidata nelle arance già raccolte - spiega sempre l’assessore Leontini -.

La sperimentazione aveva avuto inizio nel 2001, con un protocollo d’intesa stipulato a Tokyo. Il lavoro di ricerca è stato condotto in maniera congiunta dall’Osservatorio per le Malattie delle Piante di Acireale, dall’Enea, dal Dipartimento di Scienze e Tecnologie Fitosanitarie dell’Università di Catania e dall’Istituto Sperimentale per l’Agrumicoltura, con il coordinamento del Servizio Fitosanitario Regionale”.
- Con il decreto 99147 del 21 ottobre scorso, l’assessorato regionale all’Agricoltura, ha poi istituito l’Osservatorio sui prezzi, strumento che servirà a monitorare il prezzo dei prodotti ortofrutticoli della filiera, controllandolo dall’origine all’ingrosso fino al dettaglio. “È una delle priorità che ci erano state chieste dal tavolo tecnico per l’emergenza crisi in agricoltura e l’averlo attivato tramite decretazione costituiva l’unica possibilità di averlo in così breve tempo: la proposta dei DS, bocciata in seduta d’aula all’Ars, di istituirlo per legge avrebbe presupposto ulteriori passaggi burocratici ed obbligato anche altri settori dell’economia, come il commercio, a mettersi in regola. Ma l’agricoltura in crisi ha tempi diversi dalla politica, da qui questa decisione del decreto assessoriale che nasce con l’unico obiettivo di tutelare i siciliani e l’intero comparto. L’Osservatorio sui prezzi sarà attuato in collaborazione con l’Ismea”.

- Stato di crisi per l’agricoltura siciliana ed evento eccezionale per il crollo dei mercati. Saranno dichiarati dal Governo nazionale quando le 9 Prefetture dell’isola avranno completato la raccolta dei dati relativi alle perdite del comparto ortofrutticolo siciliano.
“Un grosso risultato - aggiunge Leontini - conseguito grazie alla piattaforma unitaria che abbiamo voluto, perché la vertenza agricoltura è della Sicilia intera, non del Governo della Regione o dei sindaci o delle organizzazioni sindacali. Tutti, nel rispetto dei ruoli e delle prerogative, abbiamo contribuito a questo risultato che servirà intanto ad affrontare l’emergenza, per poi impostare un lavoro a medio e lungo raggio che ci consenta in futuro di evitare situazioni come quella attuale. Questa declaratoria potrebbe rendere percorribile l’ipotesi, avanzata dal tavolo tecnico ministeriale, di prevedere interventi di ristrutturazione finanziaria per sanare le esposizioni debitorie delle aziende: in pratica è stata avanzata la possibilità di rateizzazioni ventennali delle stesse, con interessi a carico dello Stato e della Regione. Solo una ipotesi, quest’ultima, ma percorribile una volta dichiarato lo stato di crisi per l’agricoltura”.

Ma dal tavolo tecnico, al quale tra gli altri hanno partecipato il capo di Gabinetto del Ministero Ezio Castiglione, i direttori generali di Gea, Ismea e Ice, sono venuti altri tre punti qualificanti.
Innanzitutto l’attuazione del “regime straordinario di ritiro”, attraverso lo strumento tecnico dell’indennità comunitaria che permetterà di togliere dal mercato quota parte della produzione, nella quantità che sarà successivamente determinata di concerto con le organizzazioni dei produttori.
- Altri punti: una nuova regolamentazione dell’importazione e il potenziamento della disciplina di controllo dell’ingresso dei prodotti ortofrutticoli provenienti dai Paesi terzi. Infine il suddetto incarico, dato all’Ismea, di avviare le procedure per la costituzione dell’Osservatorio permanente sui prezzi, con l’esposizione dei prezzi al dettaglio con riferimento alla produzione, distribuzione e consumo.
“Tutte iniziative - conclude Leontini - che avevamo individuato e rese parte integrante della piattaforma venuta fuori da due giorni di intense riunioni con Cia, Coldiretti e Confagricoltura, con i sindacati, con i sindaci siciliani, con la deputazione tutta. Adesso occorre fare in fretta, perché ogni giorno l’agricoltura siciliana perde milioni di euro”.