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L'assessore regionale
all'Agricoltura,
Innocenzo
Leontini.
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I prodotti alimentari tipici siciliani sono strumento
di prevenzione delle malattie scaturenti da abitudini alimentari non corrette.
Perciò promuoverli è anche motivo qualificante di conoscenza.
È il pensiero dellassessore regionale allAgricoltura
Innocenzo Leontini dopo la firma del protocollo dintesa stipulato
insieme con il coordinatore regionale della Lega Italiana per la lotta
contro i tumori, Giuseppe Palazzotto.
La tutela della salute del consumatore, in questa seconda edizione,
diviene lelemento più rilevante delliniziativa - aggiunge
lassessore Leontini -. Per questo motivo è stato siglato
il protocollo dintesa con la Lega Italiana per la Lotta contro i
tumori, attraverso cui si prevede di affrontare il tema della prevenzione
dellinsorgenza di alcune forme tumorali attraverso la corretta alimentazione,
di cui lolio extravergine doliva è il principale elemento.
Finalità ricollegabili ad uno tra gli obiettivi prioritari dellamministrazione
in materia di sicurezza alimentare e di valorizzazione dei prodotti agricoli
che ha già portato alla costituzione del Polo per la Qualità:
progetto per la promozione della qualità nelle filiere agroalimentari
siciliane.
Il protocollo dintesa prevede, inoltre, per la prima domenica di
primavera, la settimana della prevenzione, con unattività
di profilassi delle malattie oncologiche.
Il consumo degli alimenti tipici della dieta mediterranea è, oltretutto,
sinonimo di unalimentazione sana ed equilibrata. Con questa consapevolezza
si tenterà anche di risollevare le sorti del mercato agricolo che,
in queste settimane, sta attraversando un periodo di crisi.Lassessorato
attuerà iniziative di promozione, valorizzazione e tipicizzazione
delle produzioni agroalimentari - aggiunge Leontini -. Anche questanno
stiamo puntando su uno dei prodotti più rappresentativi della nostra
terra, sinonimo di qualità: lolio extravergine doliva.
E in questo contesto sinserisce pure la manifestazione Frantoi
in festa, svoltasi nel mese di novembre nei maggiori frantoi oleari
dellIsola.
- Nel frattempo, le arance di Sicilia sbarcano in Giappone.
Il Ministero dellagricoltura nipponico ha infatti valutato positivamente
la relazione della sperimentazione effettuata in Sicilia sulle arance
tarocco ed ha avviato le procedure per ladozione di misure finalizzate
alla liberalizzazione degli agrumi sul mercato giapponese.
La recente simulazione di spedizione commerciale - dichiara lassessore
Leontini - supervisionata da un ispettore fitosanitario giapponese, è
stata positiva: il carico di arance Tarocco, depositato per
due settimane allinterno di un container refrigerato, è stato
del tutto disinfestato dalle 30mila larve del temibile insetto, inoculate
in modo artificiale. Grazie al ricorso alle basse temperature è
stato dunque eliminato alla radice lunico ostacolo che si frapponeva
allesportazione delle arance di Sicilia in Oriente. Si tratta di
un grande passo in avanti per leconomia siciliana, che avrà
delle ottime ricadute in ambito occupazionale, grazie allespansione
reale del mercato agrumicolo.
Questo contribuirà a risolvere lannoso
problema dellinvenduto sugli alberi, che determina ingenti perdite
economiche.
Giunge così a conclusione un lungo negoziato che ha sancito
labbattimento definitivo delle barriere fitosanitarie grazie, appunto,
alla positiva sperimentazione del Cold treatment, il trattamento a freddo
degli agrumi siciliani, che ha eliminato il problema della mosca mediterranea
annidata nelle arance già raccolte - spiega sempre lassessore
Leontini -.
La sperimentazione aveva avuto inizio nel 2001, con un
protocollo dintesa stipulato a Tokyo. Il lavoro di ricerca è
stato condotto in maniera congiunta dallOsservatorio per le Malattie
delle Piante di Acireale, dallEnea, dal Dipartimento di Scienze
e Tecnologie Fitosanitarie dellUniversità di Catania e dallIstituto
Sperimentale per lAgrumicoltura, con il coordinamento del Servizio
Fitosanitario Regionale.
- Con il decreto 99147 del 21 ottobre scorso, lassessorato regionale
allAgricoltura, ha poi istituito lOsservatorio sui prezzi,
strumento che servirà a monitorare il prezzo dei prodotti ortofrutticoli
della filiera, controllandolo dallorigine allingrosso fino
al dettaglio. È una delle priorità che ci erano state
chieste dal tavolo tecnico per lemergenza crisi in agricoltura e
laverlo attivato tramite decretazione costituiva lunica possibilità
di averlo in così breve tempo: la proposta dei DS, bocciata in
seduta daula allArs, di istituirlo per legge avrebbe presupposto
ulteriori passaggi burocratici ed obbligato anche altri settori delleconomia,
come il commercio, a mettersi in regola. Ma lagricoltura in crisi
ha tempi diversi dalla politica, da qui questa decisione del decreto assessoriale
che nasce con lunico obiettivo di tutelare i siciliani e lintero
comparto. LOsservatorio sui prezzi sarà attuato in collaborazione
con lIsmea.
- Stato di crisi per lagricoltura siciliana ed
evento eccezionale per il crollo dei mercati. Saranno dichiarati dal Governo
nazionale quando le 9 Prefetture dellisola avranno completato la
raccolta dei dati relativi alle perdite del comparto ortofrutticolo siciliano.
Un grosso risultato - aggiunge Leontini - conseguito grazie alla
piattaforma unitaria che abbiamo voluto, perché la vertenza agricoltura
è della Sicilia intera, non del Governo della Regione o dei sindaci
o delle organizzazioni sindacali. Tutti, nel rispetto dei ruoli e delle
prerogative, abbiamo contribuito a questo risultato che servirà
intanto ad affrontare lemergenza, per poi impostare un lavoro a
medio e lungo raggio che ci consenta in futuro di evitare situazioni come
quella attuale. Questa declaratoria potrebbe rendere percorribile lipotesi,
avanzata dal tavolo tecnico ministeriale, di prevedere interventi di ristrutturazione
finanziaria per sanare le esposizioni debitorie delle aziende: in pratica
è stata avanzata la possibilità di rateizzazioni ventennali
delle stesse, con interessi a carico dello Stato e della Regione. Solo
una ipotesi, questultima, ma percorribile una volta dichiarato lo
stato di crisi per lagricoltura.
Ma dal tavolo tecnico, al quale tra gli altri hanno partecipato
il capo di Gabinetto del Ministero Ezio Castiglione, i direttori generali
di Gea, Ismea e Ice, sono venuti altri tre punti qualificanti.
Innanzitutto lattuazione del regime straordinario di ritiro,
attraverso lo strumento tecnico dellindennità comunitaria
che permetterà di togliere dal mercato quota parte della produzione,
nella quantità che sarà successivamente determinata di concerto
con le organizzazioni dei produttori.
- Altri punti: una nuova regolamentazione dellimportazione e il
potenziamento della disciplina di controllo dellingresso dei prodotti
ortofrutticoli provenienti dai Paesi terzi. Infine il suddetto incarico,
dato allIsmea, di avviare le procedure per la costituzione dellOsservatorio
permanente sui prezzi, con lesposizione dei prezzi al dettaglio
con riferimento alla produzione, distribuzione e consumo.
Tutte iniziative - conclude Leontini - che avevamo individuato e
rese parte integrante della piattaforma venuta fuori da due giorni di
intense riunioni con Cia, Coldiretti e Confagricoltura, con i sindacati,
con i sindaci siciliani, con la deputazione tutta. Adesso occorre fare
in fretta, perché ogni giorno lagricoltura siciliana perde
milioni di euro.
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