ventitreesima edizione

2) L'Annuario

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Devozione antica e turismo moderno

 

pagine a cura di Ornella Ponzio

(in collaborazione con l'Ufficio P.R. editoriale)

Il sindaco Enzo Petralia

Il castagno come metafora di un paese, Trecastagni, semplice ma fertile, forte, corposo come il legno della Fagacee e dal gusto pieno e saziante del prezioso frutto, tanto che il nome deriverebbe proprio da “tre castagne” per la diffusione e l’alta qualità dell’arbusto e dei suoi prodotti generosi nelle fitte contrade boschive. O forse il toponimo discende dal latino Trium Castrorum, per l’insediamento di tre accampamenti romani nella zona, o più devotamente pare che il nome sia da attribuire ai “tre casti agni” per l’appunto i santi martiri Alfio, Filadelfo e Cirino, compatroni di Trecastagni.
La Casa di città dalle panoramiche vetrate a giorno affaccia sul cuore pulsante del paese, piazza Marconi, enorme teatro del quotidiano, parterre affollato, dove tutti si incrociano, si scambiano buone o meste novelle, forum en plein air nel quale si disserta dei temi più svariati, l’omnibus di intere generazioni, il più frequentato palcoscenico del multiforme reality show della vita.
Le vie del centro in estate sono state chiuse al traffico. Un esperimento, per fare del grande quadrilatero intorno al Municipio il salotto buono della città. Ed ammirare, esentati da gas di scarico e strombazzamenti, il verde delle piazze puntinate da palme secolari inebrianti di essenze e illuminate di curatissime composizioni floreali dalle tinte sgargianti che donano solarità a tutto il sito.
Arriva al Palazzo municipale Enzo Petralia. È sindaco alla guida di Trecastagni dallo scorso maggio. La sua è un’Amministrazione composta da molti giovani e validi elementi ma è, e sarà un governo d’esperienza e di grandi progettualità. Fin dal suo insediamento si avvale di un consulente particolare, Cirino Torrisi, grande esperto della macchina burocratica ed elemento prezioso nel coordinamento tra assessorati ed uffici (mentre il consulente legale è Matteo Scuderi, altro trecastagnese doc). Sottolineatura d’obbligo: l’onorevole Petralia è stato primo cittadino trecastagnese per quasi un quarto di secolo (dal ’70 al ‘92); lustri intensi che hanno trasformato il Comune etneo grazie alla realizzazione di tante opere straordinarie.

I componenti della Giunta, durante una inagurazione

- Sindaco, come muterà Trecastagni da qui ai prossimi cinque anni?
“Nel corso di questa legislatura vogliamo convogliare le forze per cambiare il volto della nostra cittadina, adeguandola sempre più alle esigenze dei residenti senza trascurare il popolo numeroso dei villeggianti che amano trascorrere le vacanze qui e che ci auguriamo sempre più in massa tornino ad apprezzare come un tempo le bellezze e il “benessere” trecastagnese. Fornendo, quindi, sempre maggiori impulsi al settore trainante del turismo unitamente a quello dei servizi, al fine di ricoprire un ruolo preminente nel circuito turistico della provincia”.
- Cosa si aspetta dai suoi cittadini e quali aspettative nutrono i suoi elettori?

 

Piazza Marconi

“Mi piacerebbe che pian piano cambiasse la mentalità in tema di ecologia, di rifiuti, di raccolta differenziata. Anche se capisco che è uno scoglio per tutti i Comuni. Si tenterà in ogni modo di sensibilizzare cittadini e villeggianti per una nuova cultura dell’ambiente; a collaborare, a segnalare eventuali trasgressori che gettano indiscriminatamente ogni sorta di elettrodomestico, trasformando le nostre belle vie residenziali in discariche e che ci costringono ad impiegare senza sosta gli operatori per restituire il giusto decoro alle aree che incorniciano il centro e la nostra armonica periferia. Una grande soddisfazione per me rappresenta il contatto e lo scambio fattivo con la gente, favorendo le relazioni tra Personale comunale e cittadino per un rapporto più diretto e di totale trasparenza sui servizi erogati. A tal proposito gli assessori della mia Giunta saranno “ausiliati” da un team di cittadini con l’istituzione della Camera dei rappresentanti di quartiere. Mentre tra i punti qualificanti che ci stanno più a cuore figurano la tutela ambientale, la riqualificazione urbana, lo sviluppo sostenibile del territorio per incrementare l’occupazione con una migliore qualità della vita. Nel settore economia puntiamo alla riorganizzazione del piano finanziario al fine di ottimizzare le risorse con incentivi per la raccolta differenziata; per l’ambiente prevediamo una serie di interventi per ampliare le aree a verde che costituiscono una peculiarità della nostra zona, riqualificando così tutto il territorio ed inoltre: cura del patrimonio artistico ed una composita programmazione di attività con la scuola. La solidarietà sociale pone attenzione massima nei confronti dei cittadini appartenenti a terza e quarta età, alle categorie più deboli e disagiate grazie anche alla legge 328 che ci fornisce uno strumento in più con la creazione di un comitato tecnico in grado di individuare e gestire le esigenze primarie nell’area dei servizi socio-sanitari sull’intero territorio”.
- Infrastrutture, occupazione, turismo. Elementi-cardine per lo sviluppo di Comuni come Trecastagni.

Il fercolo dei tre Santi martiri Alfio, Filadelfo e Cirino

“Occorre affrontare questi progetti con consapevolezza, perché sono tre elementi fondamentali. Partiremo con la cartolina della nostra città, il nostro centro storico così pregno di testimonianze che si tramandano fin dalle colonizzazioni greche. L’Ostello della gioventù a Piano Pucita, che sta per essere completato dalla Provincia, è un luogo che nel passato è stato prima albergo e centro dialisi e, a breve, tornerà ad essere un accogliente punto di riferimento per tutti i turisti. Cercheremo di ampliare l’offerta ricettiva con agriturismo, case-vacanza e Bed & breakfast, ciò produrrà una richiesta di figure professionali e, quindi, opportunità di lavoro per i giovani.
Un’altra risorsa di cui disporremo presto è il campo sportivo in contrada “La Carlina”. Il nostro stadio comunale è innegabilmente una struttura di notevole rilievo e dovrà essere fruita al meglio, ospitando anche eventi di alto agonismo come l’appuntamento quasi ventennale con la gara podistica internazionale”.
- Il binomio cultura e turismo...
“Fondamentale. Da cinque anni si svolge ad ottobre il Festival internazionale delle Corali Don Romeo - Città di Trecastagni, un incontro artistico e di grande aggregazione che incentiva gli scambi sociali e culturali e promuove il nostro Comune in tutta Europa, così come l’International Music Festival. È in allestimento la stagione teatrale nell’accogliente gioiello del Comunale che, quest’anno, si avvarrà della collaborazione dello Stabile di Catania; una convenzione che presenterà un cartellone nazionale pieno di nomi e di spettacoli di spessore ed ancora l’interessante season della compagnia locale dei Principi di Giovanni. E a Natale, la piazza si accenderà di colori e piccoli incanti che contribuiranno a creare una calda atmosfera popolare che avvolgerà grandi e piccini.”

Un tipico carretto siciliano

- A proposito di bimbi… La scuola nell’ultimo decennio ha subito un forte incremento di presenze. Molti catanesi si sono trasferiti qui, scegliendo di vivere il “paese”, forte delle peculiarità di un tempo. Nutrendo, quindi, grandi aspettative per l’educazione dei figli. Cercando una scuola a “misura di bambino”.
“Investiremo molto su questo settore, lavorando con cura e attenzione e puntando continuamente al miglioramento dei servizi e delle strutture per garantire piena sicurezza ai piccoli utenti”.
- Custodire gelosamente le tradizioni, per mantenere un’identità precisa. Il governo da lei guidato già in passato ha cercato di tenere sempre viva la memoria storica di Trecastagni, che vanta origini antiche ed è stata contemplata da scrittori come Giovanni Verga ed Ercole Patti.
“Cultura significa anche conservazione di colori e profumi che ci riportano indietro, che non ci fanno dimenticare un passato ricco di storia e di tradizione. E le sagre, che qui non mancheranno, rappresentano anche un veicolo per promuovere la produzione locale. Unitamente, quindi, alle manifestazioni di carattere religioso, culturale e sportivo che coprono l’arco di tutti i dodici mesi, diamo spazio ai sapori dei frutti della terra come la sagra del Castagno, un grande successo quest’anno con migliaia di presenze, e a corollario, serate d’intrattenimento, un convegno, la valorizzazione di antichi mestieri, come la lavorazione del legno, il consolidato gemellaggio con la città lucchese di Pescaglia”.