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Il sindaco Fabio Mancuso (a destra) e
Gianfranco Imperatori
presidente
del Consorzio Civita
partner del progetto Terre dell'Etna
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Si chiama “Terre dell’Etna” uno dei
progetti più ambiziosi sui quali punta la città di Adrano.
Esso mira alla formazione dei giovani nell’ambito delle specificità
ambientali e culturali proprie del territorio che vive e si evolve attorno
al Vulcano. Il progetto è stato promosso dal Comune di Adrano in
collaborazione con il Consorzio Civita di Roma e la società Crimisos.
“Terre dell’Etna” è stato strutturato in maniera
da prevedere una formazione professionale mirata al fabbisogno formativo
e alle aree di impiego in crescita volte alla valorizzazione delle risorse
territoriali. In questa direzione gioca un ruolo decisivo il partenariato
tra le due società e il Comune di Adrano che mette a disposizione
dei tecnici del progetto tutte le “necessarie” risorse umane,
risorse mobili e immobili, per un raggiungimento pieno ed efficace dei
risultati a favore dello sviluppo turistico del territorio e dell’intera
area dei PIT (Piani Integrati Territoriali) “Etna”.
“Il vulcano attivo più alto d’Europa - sottolinea il
sindaco di Adrano, on. Fabio Mancuso - costituisce una componente essenziale
dell’offerta turistica siciliana. Anzi è uno dei punti ”forti”
che, assieme alle grandi aree archeologiche, connotano il carattere di
unicità dell’offerta turistica siciliana. Tutti i tour operators
offrono e vendono l’Etna. Ma questa offerta si traduce pressochè
esclusivamente in una escursione nella zona alta dei crateri sommitali,
cui si ha accesso soltanto da Nicolosi, nel versante sud, e da Linguaglossa,
nel versante nord. Le ricadute positive di questo modello di offerta turistica
“mordi e fuggi” sono pressoché nulle per il territorio
e per le genti che sull’Etna ci vivono, sia in termini di reddito,
di occupazione che di opportunità di sviluppo”.
Così come, del resto, le ricadute del processo di “villettizzazione”
delle pendici dell’Etna, che ha prodotto visibili processi di degrado
del territorio.
Tant’è che continuano a manifestarsi processi di abbandono
della montagna con effetti di riduzione del numero di abitanti, di degrado
del patrimonio edilizio, di riduzione dei suoli produttivi e di giovani
generazioni che pensano a un futuro lontano dal territorio.
Eppure è possibile la costruzione di un modello di sviluppo sostenibile
e integrato centrato sulla valorizzazione delle risorse territoriali,
straordinarie e per molti versi “uniche”, trainato da un’offerta
turistica innovativa in grado di promuovere l’Etna, dagli antichi
considerata come sacra e come divinità, ancora oggi caratterizzata
non solo da forze primordiali della natura che si esprimono nelle fasi
di eruzione e di distruzione ma anche e soprattutto da un ambiente straordinario
dove i processi biotici nel corso del tempo continuano a trasformare il
deserto vulcanico in fertilissime terre dove crescono quasi tutte le piante
del Mediterraneo, dalle specie vegetali del livello del mare fino ai boschi
e alle specie alpine.
“Una offerta turistica innovativa - aggiunge il sindaco Mancuso
- deve essere in grado di proporre la ‘scoperta’ dell’ecosistema
dell’Etna e della sua identità di Montagna ‘viva’.
Per mettere a sistema queste risorse naturali, culturali e di identità
territoriale e valorizzarle nell’ottica di uno sviluppo turistico
sostenibile risulta evidente che c’è bisogno di intervenire
sulle risorse umane e, soprattutto, in direzione delle forze giovanili
già scolarizzate e pronte all’uso delle nuove tecnologie”.
La marginalità e la perifericità della montagna hanno consentito
la conservazione di un ambiente ad alto grado di naturalità che
può essere promosso come prodotto turistico su mercati internazionali;
la cultura contadina e artigianale delle famiglie ha conservato modi di
produzione in quell’ambiente, prodotti e “saperi” che
possono caratterizzare l’offerta turistica dal punto di vista della
tipicità dei prodotti e consentire quindi la costruzione di specifici
itinerari enogastronomici.
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Il Monastero di Santa Lucia
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Per questo il progetto integrato si propone di intervenire
con azioni mirate su alcuni nodi del saper fare e del rapporto “cultura-natura”
nell’ambito dei processi di valorizzazione del patrimonio di risorse
territoriali che, se affrontati con consapevolezza e adeguati strumenti
formativi, possono consentire l’innesco di nuovi processi di sviluppo
locale sostenibile: la capacità di mettere a valore la specificità
della natura e dell’ambiente del vulcano attraverso la costruzione
di itinerari naturalistici, anche come laboratori didattici e di conoscenza;
la capacità di mettere a valore la specificità del patrimonio
archeologico e storico-culturale che testimonia la vita sull’Etna
di antiche civiltà attraverso l’arricchimento delle attività
dei Musei anche con laboratori di restauro, in maniera tale da rafforzarne
il ruolo di Istituzioni culturali e di centri di attrazione turistica;
la capacità di mettere a valore la pietra lavica, le architetture
e l’identità dei centri storici, attraverso la conoscenza
dei materiali e delle tecniche di lavorazione e per il recupero; la capacità
di mettere a valore la conoscenza del sistema-territorio nel quadro di
attività di turismo culturale e naturalistico, e di una cultura
dell’ospitalità e dell’accoglienza.
Il progetto si articola in azioni integrate rivolte sia al sistema sia
alle persone.
L’analisi ricognitiva del territorio
Lo studio e le integrazioni con le progettualità in atto, caratterizzano
la prima fase dell’intervento, finalizzata al rilevamento dei dati
relativi ai settori oggetto della proposta. Il progetto si propone di
realizzare un Centro Servizi di ambito territoriale, in grado di riassumere
funzioni di promozione e sviluppo relativamente al turismo e alla conservazione
e gestione dei beni culturali dell’area. Il progetto si è
snodato attraverso 2 percorsi formativi:
• Corso per Esperto restauro e catalogazione per la creazione di
un Laboratorio di restauro a supporto dell’attività del Museo
Archeologico di Adrano. Una mostra di reperti archeologici restaurati
è stata inaugurata all’interno del Museo archeologico di
Adrano.
• Esperto nella ricettività: corso destinato a qualificare
l’offerta turistica integrata del sistema-Etna, con riferimento
alla creazione di itinerari turistici ambientali e archeologici e di eventi
di attrazione turistica e culturale. Inoltre il progetto “Terre
dell’Etna” elaborerà un modello di intervento “di
reale ricaduta” sul mercato del lavoro e dell’imprenditoria
nei settori di riferimento.
RIO DE JANEIRO
IL GEMELLAGGIO... PIU' BELLO DEL MONDO
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Una città, Adrano, dentro la regione e poi
la Sicilia come emblema di una nazione intera. Avendo cura di non
perdere di vista questi elementi essenziali, il direttore artistico
del Comune di Adrano, Emanuele Sanfilippo (portano la sua firma
le rassegne “R…Estate sotto il vulcano” e “Armonie
natalizie”) ha già ultimato il programma del prossimo
Carnevale Siciliano di Adrano che, come il carnevale scorso, avrà
il merito di siglare un’accoppiata unica nel mondo: il gemellaggio
tra il Carnevale Siciliano di Adrano e quello di Rio de Janeiro.
La città di Adrano, vale la pena ricordarlo, è l’unica
a legare il proprio nome al più famoso carnevale del mondo.
“Ci sentiamo orgogliosi di essere ambasciatori della Sicilia
in terra brasiliana - osserva il direttore artistico Emanuele Sanfilippo
-. È per questo che curiamo nei particolari la spedizione
adranita a Rio de Janeiro. In Brasile promuoveremo alcune manifestazioni
artistiche e di solidarietà per esprimere gratitudine con
gesti concreti ad un popolo che con i suoi riti di festa ci regala
ogni anno una piccola oasi di felicità”.
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"PROGETTO MONTEROSSO":
RINASCE UN QUARTIERE
Interventi per la riqualificazione ambientale
per un costo complessivo di 6.300.000 euro
Riacquista dignità una delle aree più popolose di
Adrano, il cosiddetto quartiere Monterosso, al cui sviluppo urbano
interno non è mai corrisposta un’adeguata risposta
in termini di viabilità, spazi pubblici e realizzazione delle
infrastrutture. Per oltre 40 anni, a questa significativa porzione
del territorio cittadino sono stati riservati interventi sporadici
senza alcun carattere di omogeneità, col risultato che essa
è stata caratterizzata dal degrado.
L’amministrazione comunale ha varato un progetto compiuto
per la riqualificazione ambientale della zona nord-ovest della città.
Il progetto “Monterosso”, redatto dai tecnici comunali
(responsabile l’ing. Rosario Gorgone), prevede una serie di
interventi che integrano la realtà territoriale e, soprattutto,
la migliorano.
L’intervento complessivo di spesa è di 6 milioni e
300 mila euro. A Monterosso saranno realizzate strade, completata
la rete fognaria e quella di pubblica illuminazione e inseriti elementi
funzionali di arredo urbano. “È certamente il progetto
più ambizioso dell’amministrazione comunale - osserva
il sindaco di Adrano, Fabio Mancuso -. Grazie a questo intervento
di tipo urbanistico il quartiere Monterosso riacquisterà
la dignità e la bellezza che merita. Useremo la pietra lavica
e il cotto per addolcire dal punto di vista cromatico l’intera
area”.
“Ai nostri tecnici che hanno ridisegnato un quartiere moderno
- aggiunge Mancuso - ho chiesto di avere come risultato finale quello
del decoro che invita tutti al rispetto dell’ambiente”.
Una superficie amplissima di tutto il quartiere, oltre 30 mila mq.,
sarà totalmente ripavimentata. Il materiale utilizzato sarà
la pietra lavica. A Monterosso sarà realizzata anche una
nuova rete di pubblica illuminazione che sostituirà quella
vetusta e ormai inefficiente che ha servito finora il quartiere.
I lavori prevedono la realizzazione di cavidotti per facilitare
la posa di cavi elettrici e telefonici. Saranno anche completati
i tratti di rete fognante.
Il criterio informatore del progetto di risanamento ha tenuto conto
dell’utilizzo della strada come appendice delle proprie abitazioni
fatto finora dai residenti. Un uso favorito dalla tipologia dell’edilizia
presente che vede nella zona un alto numero di case al piano terra.
Le soluzioni applicate alla strada hanno tenuto conto di una logica
di continuità facendo sì che gli spazi limitati alla
sola percorribilità pedonale non presentino dislivelli rispetto
al piano stradale. Per raggiungere questo obiettivo saranno apposti
dei “dissuasori” in pietra lavica.
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NO ALLE DISCARICHE
SI' ALLA RACCOLTA DIFFERENZIATA
L’amministrazione adranita dichiara “guerra”
alle discariche e agli “sporcaccioni” che trasformano
le aree pubbliche in maleodoranti depositi di immondizia. Su iniziativa
dell’assessorato ai Servizi ecologici, parte, infatti, l’opera
di bonifica di tutte le discariche presenti nel territorio adranita.
In contemporanea l’amministrazione lancia l’operazione
“Basta un gesto” che invita i cittadini alla raccolta
differenziata dei rifiuti.
“Prima di avviare la bonifica delle discariche - spiega l’assessore
ai Servizi ecologici, Pippo Santangelo - ho chiesto ai tecnici del
Comune di monitorare la situazione nel suo complesso. I risultati
sono scoraggianti, la situazione è grave per il numero di
discariche riscontrato. L’amministrazione ha deciso, perciò,
di affrettare i tempi dell’opera di bonifica affiancando all’iniziativa
la campagna di sensibilizzazione per la selezione in casa dei rifiuti.
In tutti e due i casi i cittadini adraniti devono darci una grossa
mano d’aiuto.”
La bonifica prevede la pulizia totale delle micro-discariche sparse
in diverse zone della città. Si comincia con gli scempi più
evidenti, i depositi illegali di spazzatura e macchinari dismessi
(lavabiancherie, frigoriferi) abbandonati ai bordi delle strade.
Ai proprietari delle aree trasformate in discariche volanti l’amministrazione
chiederà la recinzione del terreno per evitare che la deprecabile
abitudine abbia a ripetersi.
Il Comune di Adrano ha istituito un numero telefonico “dedicato”
al problema rifiuti: è lo 095.7691359. Ad esso i cittadini-utenti
potranno far riferimento quando vogliono disfarsi di elettrodomestici
ingombranti fuori uso. Una squadra di addetti comunali si occuperà
gratuitamente di ritirare a domicilio l’oggetto e di depositarlo
in uno spazio comunale custodito.
Un sistema di vigilanza verrà, inoltre, attivato nelle aree
considerate “a rischio discarica”, dove cioè
a più riprese si sono verificati atti di inciviltà.
“Su questo fronte - preannuncia il sindaco di Adrano, on.
Fabio Mancuso - sarà ‘tolleranza zero’. Ai trasgressori,
com’è già avvenuto in passato, saranno comminate
multe e sanzioni pecuniarie di rilevante entità. Vale la
pena ricordare che sporcare la città è un pessimo
servizio che si rende all’immagine di una intera comunità”.
Per il servizio di raccolta differenziata dei rifiuti, l’amministrazione
distribuirà dei “coupon informativi”; per ciascuno
di essi verrà consegnato un sacchetto trasparente che dovrà
essere utilizzato per i rifiuti differenziati. Il servizio di raccolta
differenziata è a domicilio. Basterà depositare i
sacchetti accanto alle porte d’ingresso delle abitazioni nei
giorni e nelle ore che l’amministrazione indicherà
zona per zona. Personale incaricato provvederà a ritirare
i sacchetti.
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