ventitreesima edizione

2) L'Annuario

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"STIAMO LAVORANDO PER VOI"

 

Il sindaco Umberto Scapagnini spiega i motivi dei disagi in città
di Letizia Carrara

Piazza Stesicoro

Un altro anno che se ne va, mentre il sindaco di Catania Umberto Scapagnini chiude il suo terzo bilancio di attività. In città si fa un gran chiacchierare e certo gli spunti non sono mancati in quest’ultimo anno. Ma “quando si fa e si lavora è molto probabile ricevere critiche – esordisce il sindaco – si sta molto più tranquilli e indisturbati quando si rimane a braccia incrociate”… e forse è vero. Comincia così, la lunga chiacchierata con Umberto Scapagnini. La domanda iniziale non è, certo, tra le più leggere. Sarà stato, forse, il massiccio battage pubblicitario, che vede il sindaco in grandi manifesti sparsi per tutta Catania, ma si va subito al nocciolo di uno degli argomenti più delicati, i grandi lavori di riqualificazione viaria e, carta e penna alla mano, contiamo insieme i cantieri aperti, dal centro alla periferia. Così, chilometro dopo chilometro ripercorriamo la via crucis dei catanesi, automobilisti e pedoni compresi, a cominciare dalla Via Etnea. La ripavimentazione del salotto di Catania, procede secondo tabella di marcia; d’altra parte, i risultati conseguiti fino a questo momento, da Viale XX Settembre a piazza Stesicoro, rinfrancano l’animo dei catanesi che allo shopping tra transenne e ruspe non ci fanno più così tanto caso. Da dicembre a febbraio, poi, la Via Etnea sarà totalmente libera per consentire a commercianti e cittadini di trascorrere al meglio il lungo periodo di vacanze che va dal Natale a S’Agata. I lavori per l’ultimo tratto, dai Quattro Canti al Duomo, dunque, riprenderanno solo a marzo per concludersi in un paio di mesi.
Quando si parla di traffico e commercianti del centro storico, però, la faccenda diventa più seria. E se per piazza Stesicoro il pericolo è ormai scongiurato con la riapertura di fine ottobre che ha dato ossigeno ad una circolazione ormai allo strenuo delle forze, boccheggiante di fronte ad avvilenti gimcane ed improbabili percorsi, non c’è pace per piazza Duomo! La situazione resta cristallizzata, infatti, di fronte al braccio di ferro fra amministrazione e commercianti della pescheria e delle vie Vittorio Emanuele e Garibaldi. Chi vincerà?
- Sindaco, i commercianti continuano ad addebitare la responsabilità della crisi del settore alla chiusura al traffico di piazza Duomo, lei non ne è affatto convinto ma alla fine cederà?
“Piazza Duomo non la apro. Tanto per essere chiaro. Sarà il nucleo da dove nascerà il nuovo commercio di Catania. Se noi ai commercianti forniamo i parcheggi adeguati, come quello che stiamo allestendo al porto; se mettiamo a disposizione le navette, come stiamo organizzando, garantiamo che i clienti tradizionali arrivino comunque e non ci saranno problemi”.
- I commercianti non sono molto d’accordo, in due anni di chiusura - dicono - la crisi del settore è cresciuta esponenzialmente…

Il Sindaco di Catania
Umberto Scapagnini

“Il settore è in forte crisi, è vero! Ma imputarla alla chiusura della piazza sarebbe un errore. Sono due anni che il commercio è in crisi, innanzitutto a causa dell’entrata in vigore dell’Euro. E poi, c’è un altro problema serio: la concorrenza dei grandi centri commerciali e gli esercenti del centro storico dimostrano una certa incapacità nel rilanciare il settore”.
- Qualcuno ha fatto recentemente circolare il suo programma pre-elettorale, Sindaco, evidenziando il punto in cui lei si è impegnato al rilancio economico delle vie Vittorio Emanuele e Garibaldi, è ancora così?
“L’ho detto: sarà il nucleo dove nascerà il nuovo commercio di Catania. Noi dobbiamo attirare nuova clientela. Dobbiamo fare sì che come succede nelle grandi città, la gente vada per vedere le bellezze, e nello stesso tempo a fare gli acquisti … insomma, i gioiellieri di Ponte Vecchio a Firenze non si lamentano affatto che la zona sia chiusa al traffico!
D’altra parte, noi abbiamo il dovere politico di pianificare e di guardare agli interessi della maggior parte della città”.
- A proposito di pianificare e programmare, Sindaco, lei prima ha parlato del parcheggio del porto. Ma i 13 parcheggi scambiatori che darebbero davvero respiro alla città e la metropolitana, valido strumento alternativo al mezzo privato, a che punto stanno?
“Per quanto riguarda i parcheggi, il primo a partire sarà senz’altro quello di Nesima, mentre gli altri sono nella fase degli stanziamenti. La metropolitana, invece, procede e verrà completata Si è conclusa la prima metà; ora, sono stati fatti tre bandi, finanziati grazie al nostro personale intervento a livello del Ministero delle Infrastrutture, che permetteranno entro due anni il completamento della metropolitana, dal congiungimento alle ferrovie sino all’aeroporto. Dal centro storico, passando per i cantieri delle dodici piazze cittadine in fase di rifacimento - valgano come esempio piazza Palestro e piazza Cutelli ancora transennate - si arriva ai cosiddetti grandi lavori di riqualificazione urbanistica. Si tratta di opere che rientrano nel master plan della città - continua il sindaco - di quel piano di riassetto urbanistico globale che si affianca al piano regolatore generale”
- A proposito Sindaco, e il Piano Regolatore Generale?
“Il Prg è ormai in una fase di elaborazione finale per il passaggio al consiglio comunale. A partire da ottobre, quindi, sono state avviate alcune delle tante opere che rientrano, appunto, nel master plan della città. Prima fra tutti la trasformazione della circonvallazione di Catania che da Nesima a Cannizzaro diventerà una via cittadina a traffico lento ma continuo, con aree pedonali a verde e rotonde, che sostituiranno incroci e semafori. Collegati a questi lavori ci saranno l’abbattimento del ponte del Tondo Gioieni, struttura ormai vecchia e non rispondente più ai criteri di sicurezza sismica, e l’eliminazione del cavalcavia di Ognina, che tra le altre ragioni, restituirà nella sua originale bellezza il porticciolo del borgo marinaro. Rientra nel piano anche il rifacimento del lungomare Ognina in strada di passeggio, e il trasferimento sulla Via Alcide De Gasperi del traffico veicolare”.
- Sindaco, su quale logica si basa il master plan?
“L’idea è quella di eliminare una vecchia cintura di castità fra il centro e quella che ormai non può più chiamarsi periferia (via Galermo, Fasano, Villaggio Dusmet) e costituire un sistema viario moderno ed efficiente. Catania è, tra l’altro, una città anomala perché se gli abitanti sono trecentocinquantamila, durante il giorno per strada se ne contano almeno settecento mila! Non solo, Catania è stata riconosciuta come città a forte rischio sismico e il riassetto urbanistico risponde a precisi requisiti di sicurezza”.
- In virtù del riconoscimento di Catania come città a forte rischio sismico le sono stati recentemente conferiti i poteri speciali quale commissario straordinario per le emergenze traffico e terremoto, questo ha dato una accelerazione ai lavori?
“Certamente, i poteri hanno permesso di scavalcare alcune procedure e iter burocratici che avrebbero rallentato di almeno quattro volte la realizzabilità. Tutto questo rappresenta una svolta per Catania”.
- Senza entrare nel merito delle opere da realizzare, e limitandoci ad un aspetto puramente programmatico dell’apertura dei cantieri, lei riconosce come questi lavori stiano creando il caos in città, mandando in tilt traffico e cittadini?
“Certo che lo riconosco! Ma se i catanesi vogliono vivere bene nel futuro devono cominciare a capire che si devono fare i sacrifici. E la maggior parte dei sacrifici, tra l’altro, sono stati già affrontati, in quanto il rifacimento del centro storico è stato completato. I cantieri grandi, adesso, sono all’esterno e non interferiscono in maniera pesante sul traffico e infine, vorrei dire, i cantieri sono ‘lavoro’. La cosa più importante è che si riaprano i cantieri, che si vedano le gru, che la gente e i nostri giovani ricomincino a lavorare. Se è vero, infatti, che Etna Valley è una ricchezza per tutti è anche vero che è più rivolta alle categorie specializzate mentre noi dobbiamo trovare lavoro anche per chi fa il manovale, e questo significa “cantieri”… E allora, la gente sopporti un po’ di più il fastidio del traffico perché fra qualche mese il traffico sarà normale ed avremo decine di migliaia di posti di lavoro in più… Tutto questo non serve a niente? Guardiamo al futuro!”.

RIUNIONE DI GIUNTA

 

Domenico Sudano
vice sindaco
(Deleghe: territorio - urbanistica - personale - verifica del programma).
Tra gli obiettivi per il 2004, il vicesindaco Domenico Sudano intende portare a compimento le procedure relative all’espletamento dei percorsi verticali interni, in atto in itinere. Da ciò conseguirà certamente una incentivazione per il personale interno, che da circa 20 anni attende di poter essere ammesso a selezione per l’accesso alle qualifiche superiori. In campo di Urbanistica e gestione dfel territorio, invece, è intendimento della Amministrazione comunale sottoporre, entro breve termine, alle valutazioni del Consiglio Comunale la proposta di deliberazione relativa all’approvazione del P.R.G., onde dotare la città del piu’ importante strumento urbanistico, atteso, peraltro, che il precedente risale a circa 50 anni addietro e non è più rispondente alle esigenze della città sotto tutti gli aspetti (viabilità, occupazione, etc.)

Santo Castiglione
(Deleghe: manutenzione ordinaria - nettezza urbana - rapporti con il commissario straordinario al traffico - mare).
Tra i più anziani della squadra del sindaco Umberto Scapagnini, l’assessore Santo Castiglione col recente rimpasto di Giunta, ha avute riconfermate le deleghe alla manutenzione e alla viabilità. Fiore all’occhiello della sua attività sono senz’altro i lavori di riqualificazione della via Etnea. Lavori che non solo hanno dato un nuovo look al salotto di Catania, con un pavimento in terra lavica, ma hanno messo a nuovo un fatiscente sistema di sottoservizi. La via Etnea dovrebbe essere riconsegnata alla completa fruibilità dei catanesi entro marzo 2004. Ma per il 2004 l’assessore Castiglione lancia, già, una nuova sfida, quella della riqualificazione dell’antico quartiere cittadino della Civita. Cuore di Catania, la Civita nei suoi vicoli e nei suoi palazzi barocchi conserva la storia della nostra città. Una storia che - parola di assessore - tornerà a vivere.

Giancarlo D’Agata
(Deleghe: industria - sviluppo - innovazione - esternalizzazioni - internazionalizzazioni - gemellaggi - partecipate).
Anche l’assessore D’Agata è fresco di nomina e pianifica già la sua attività nel settore dell’industria e dello sviluppo. Tra i primi obiettivi, quello di trasformare le aziende cosiddette municipalizzate, in servizi sempre più efficienti che si “esternalizzano”. Operazione, questa, che permette un notevole risparmio economico per le casse del Comune. Un lavoro, tutt’altro che semplice, però, spiega l’assessore D’Agata, stretto com’è, in lungaggini burocratiche e passaggi obbligati, a causa anche di una normativa non del tutto chiara e soggetta ad errate interpretazioni. Sulla riuscita dell’operazione, comunque, l’assessore non ha dubbi.

Orazio D’Antoni
(Deleghe: ecologia - ambiente - verde pubblico - parchi naturali - progetto San Cristoforo).
È il nuovo assessore all’Ambiente e al Verde del Comune di Catania. Nel settore ambientale, le strategie messe in campo poggiano sui criteri della sostenibilità. L’obiettivo per il 2004 è l’elaborazione di un piano di azione ambientale, col coinvolgimento di tutti gli attori presenti nel territorio. Catania deve fare i conti, soprattutto, con l’inquinamento acustico, dovuto all’intenso traffico, e con quello ambientale, limitato però, solo ad alcune parti della città. Per D’Antoni bisogna puntare sui parcheggi scambiatori e su un sistema integrato del trasporto pubblico. Occorre anche migliorare i dati sulla raccolta differenziata.
Per quanto riguarda il verde, invece, l’attività dell’assessorato si concentra sulla riqualificazione di alcune piazze e, soprattutto delle “ville” storiche, Bellini e Pacini. Innovativa, poi, l’istituzione di quattro parchi: Dusmet, Gemmellaro, Librino e Parco di Monte Po.

Antonino D’Asero
(Deleghe: bilancio - patrimonio - finanze - programmazione tributi - statistica - entrate - investimenti - pianificazione e controllo di gestione - riorganizzazione economica - programmazione negoziata).
L’impegno del nuovo assessore al Bilancio del Comune di Catania per l’anno 2003 è stato quello di capire come potere realizzare, salvaguardando l’equilibrio del bilancio, un nuovo bilancio senza aumentare tasse e tributi e soddisfare, allo stesso tempo, le richieste di incremento dei costi del personale, beni e servizi del Comune. Obiettivo centrato, a quanto pare, grazie anche alle cosiddette manovre innovative: la finanza innovativa (che ha incrementato le casse comunali di 30 miliardi di vecchie lire); la rinegozziazione di una parte dei mutui; la riqualificazione della spesa o controllo di gestione; infine, l’ampliamento della base impositiva. “Quest’ultima manovra ha utilizzato - spiega D’Asero - lo strumento del condono, che si ispira al principio della equità fiscale (si paga tutto, tranne sanzioni e interessi)”.
“Per il 2004 si continua su questa linea e si perfeziona il sistema, aggiungendo altri elementi di incremento di risorse finanziarie. Intanto, l’utilizzazione degli strumenti di programmazione (come il pit 35 che è ritenuto il migliore della Sicilia, ha un finanziamento di 196 milioni di euro, con i quali si interverrà per riqualificare le aree specifiche di San Berillo, nuovo centro di agroindustria, aiuti e servizi alle imprese, interventi strutturali e infrastrutturali). Altro progetto è la valorizzazione del patrimonio. Abbiamo dei beni che dobbiamo mettere a frutto. Non è più possibile pensare che se una Pubblica Amministrazione ha dei beni non debba renderli produttivi, considerando che nel frattempo questi beni hanno un costo”.

Ignazio De Mauro
(Deleghe: fasce e siti deboli - promozione sociale - interventi straordinari nei siti deboli - piano di zona Librino - ufficio casa - progetto city lab - contenzioso e gestione immobili confiscati - immigrazione - pari opportunità - politiche per la pace e cooperazione decentrata - rapporti con l’associazionismo - ufficio affido).
Un progetto realizzato nel 2003 per la cooperazione decentrata è quello della costruzione, con fondi dell’amministrazione comunale, di un dispensario medico che si trova ai margini del deserto della Tunisia. Per quanto riguarda, invece, iniziative su Catania, l’apertura del centro antiviolenza per le donne in collaborazione con l’associazione Tamaia. Si tratta di un servizio dedicato alle donne, vittime di abusi fisici, psicologici, fornito dall’associazione che si avvale della collaborazione di medici, avvocati e assistenti sociali.
Fra le tante iniziative di cooperazione decentrata che verranno realizzate nel corso del 2004, tra le più significative c’è quella del sostegno a tre scuole nell’Iraq, con un impegno di spesa di circa 24 mila euro.

Fabio Fatuzzo
(Deleghe: pubblica istruzione - politiche scolastiche - formazione - informatizzazione - edilizia scolastica - commercio estero).
Vecchia guardia nella giunta comunale, l’assessore Fatuzzo segue da oltre tre anni la politica scolastica della città. Per il 2003 ha portato avanti numerosi progetti. Fra i tanti, “Scuola natura” un’interazione fra due gruppi-scuola di Catania e Ragusa alla scoperta di luoghi nuovi, dalle visite guidate sull’Etna, alle cave e alle miniere abbandonate del ragusano. Per l’anno prossimo l’obiettivo è realizzare scambi culturali con altre città italiane (utilizzando convenzioni con compagnie aeree) al fine di garantire una conoscenza dell’arte, della cultura e della storia di altri luoghi. Un altro progetto, invece, è rivolto ai bambini delle scuole materne: svilupperà una comparazione tra le favole popolari siciliane mediterranee e dell’Europa in generale. L’obiettivo primario è quello di creare dei veri studenti europei.

Marco Forzese
(Deleghe: solidarietà sociale - progetto anziani - progetto minori - progetto per handicap - progetto animali - progetto sicurezza).
Per il 2003 in occasione dell’anno europeo del disabile sono state organizzate diverse manifestazioni, che hanno visto tutti i soggetti impegnati direttamente. Al teatro Massimo Bellini, per esempio, protagonisti i bambini diversamente abili con l’iniziativa denominata “il Rugantino”. Il teatro Stabile, invece, ha visto protagonisti i bambini down, dell’associazione Down, in uno spettacolo intitolato “La ruota del Pavone”. E per finire una manifestazione al Palacatania che ha visto il coinvolgimento di artisti nazionali. Per il 2004, si continua su questa strada, facendo il punto di quanto già realizzato per consolidarlo, impregnando di concretezza e certezza ogni azione messa in campo. Tra gli obiettivi, estendere a tutti i portatori di handicap l’assistenza domiciliare, ampliare i centri diurni, creare altri dieci centri di aggregazione per anziani. Rimodulare, in definitiva, tutto ciò che ruota attorno ai servizi sociali per dare assistenza a chiunque ne abbia davvero bisogno.

Filippo Grasso
(Deleghe: anagrafe - decentramento - distretti operativi - rapporti istituzionali).
Per il 2003 la novità dell’assessorato al Decentramento è il palio dei quartieri, che per la prima volta si realizzerà a Catania. Si tratta di una gara tra tutte le municipalità che si svilupperà sia dal punto di vista sportivo, eno-gastronomico e di performances di giovani emergenti. Per il 2004 il progetto in cantiere è creare un palcoscenico per i giovani talenti. Saranno le municipalità ad avere il compito di “scovare” in ogni angolo della città le promesse nostrane nel campo dello spettacolo, della cultura, avvalendosi del contributo di una organizzazione. Si farà una selezione, e, poi, una Commissione giudicherà gli aspiranti “saranno famosi”.

Giuseppe Palumbo
Deleghe: sanità - coordinamento legge 328 - famiglia - rapporti con l’Università).
Per il 2003 l’assessore Palumbo ricorda il progetto “del terzo settore”, un piano di intervento nel sociale, che coinvolge un centinaio di associazioni impegnate in interventi di assistenza e sostegno ad anziani, bambini e disabili. Il progetto, già avviato, giunto adesso nella fase di attivazione e di accordo tra le parti interessate, prevede l’assegnazione di fondi attraverso la legge 328/00. Per il 2004, invece, il progetto è quello di posare la prima pietra per il centro di eccellenza di ortopedia e traumatologia e un nuovo ospedale, entrambi ubicati a Librino. Due importantissimi centri che insieme dovrebbero costituire l’ultimo polo ospedaliero individuato dal Ministero della Salute per l’area di Catania. “Si chiude, così, la cerchia dell’assistenza - dice l’assessore Palumbo - che vede gli ospedali Cannizzaro, Garibaldi, Policlinico e, appunto, Librino come i quattro poli fondamentali, ubicati in punti strategici della città, facilmente raggiungibili, grazie anche ai nuovi lavori di riqualificazione della circonvallazione, lasciando in pieno centro solo un pronto soccorso di ostetricia e ginecologia e un pronto soccorso generale. Questo è il piano sanitario di Catania, area metropolitana”.

Angelo Rosano
(Deleghe: commercio - artigianato - agricoltura).
È il nuovo assessore al Commercio. Un settore delicato, che attraversa una fase non facile: a cominciare dal braccio di ferro fra i commercianti del centro storico, che chiedono la riapertura di piazza Duomo e l’Amministrazione che ribadisce, invece, le ragioni delle posizioni già assunte. Per il Natale, invece, l’assessore si vede più sereno nella programmazione delle iniziative. Per il 2004, invece, il progetto è quello di gettare le basi concrete per la costituzione del piano commerciale. “Si tratta di dare un’accelerazione alle procedure - spiega Rosano - ricostituire la Commissione, fatta di soggetti esterni e interni, affidare i compiti in tempi mirati e puntare dritto agli obiettivi”.

 

Gaetano Sardo
(Deleghe: cultura - politiche giovanili e internazionali).
Neo assessore alla Cultura, Gaetano Sardo pone alcune priorità alla sua attività. Innanzitutto, l’apertura di un museo a Catania, puntando sulla riapertura del Castello Ursino, come sede del Museo Civico. Secondo obiettivo, la ristrutturazione del museo Emilio Greco e del Museo Belliniano, che verranno riorganizzati come sedi museali.
“Massima attenzione - assicura Sardo - a tutte quelle iniziative indirizzate alle attività culturali nuove o già consolidate”. Per il 2004, ampio spazio a mostre di respiro internazionale; è stata già avviata una programmazione per l’allestimento di spazi espositivi per collezioni che si trovano all’interno del Castello Ursino, finora rimaste sconosciute ai più, esposizioni che verranno realizzate a prescindere dalla riapertura del Castello, cioè anche all’esterno del sito. Altre mostre in programma, quella intitolata “i gioielli del Barocco”: gioielli come opere d’arte, dunque anche sculture e pitture. La mostra sarà realizzata in collaborazione con la fondazione Querini Stampalia.

Antonino Scavone
(Deleghe: lavori pubblici - opere pubbliche - arredo urbano).
Il progetto realizzato per il 2003 è senz'altro il Palazzetto dello Sport di Nesima Superiore. Obiettivo, adesso, è il suo completamento con la pista di ghiaccio. Intanto, per il suo debutto ufficiale si è scelto un evento d'eccezione: lo spettacolo Notre Dame de Paris, che dopo lo strepitoso successo di questa estate torna a Catania, ripresentato in questa insolita cornice. Per il 2004, invece, il progetto da realizzare, l'idea ambiziosa dell'assessore Scavone è la nascita del Centro Sperimentale di Teatro, intesa come una grande scuola, fucina di talenti nostrani. Sono stati già individuati i locali, l'attuale sede dell'Azienda del gas, un'ampia struttura tra la Via Domenico Tempio e la Via Zurria, proprio adiacente al neo ristrutturato centro sportivo. Il progetto è già esistente, la spesa prevista è di 10 milioni di euro

Nino Strano
(Deleghe: sport - turismo - collegamenti culturali).
Nuovo ingresso alla guida della città come assessore allo Sport e al Turismo, raccoglie una serie di progetti iniziati dai suoi predecessori. In particolare, tra gli imminenti adempimenti, quello dell’organizzazione dei Campionati Mondiali Militari, che si svolgeranno a Catania a partire dal 4 dicembre 2003. Una manifestazione che trasformerà Catania in una prestigiosa vetrina per più di quattromila atleti, rappresentanti di oltre quaranta Stati. Una prova che impegnerà Catania nelle sue capacità organizzative e di accoglienza.
Per il 2004, invece, l’assessore Nino Strano, lancia una nuova idea, quella di trasformare il trofeo S’Agata in un evento internazionale.

VOX POPULI

 

IL PENSIERO DEI CATANESI: ALTALENA DI CRITICHE ED ELOGI

 

 

“C’è troppa confusione e la gente non può posteggiare”.
“Catania è sporca; parlano di zone a verde e nessuno le vede”.
“Amministrazione deludente”.

 

 

 

 

“Non ci possiamo proprio lamentare”.
“Strisce blu a Catania? Una truffa!”.
“Mi piace la vita notturna: è varia e all’avanguardia”.

 

 

 


“Non mi piace la viabilità e il traffico. A pensarci bene non mi piacciono neppure gli automobilisti catanesi!”.
“I vigili sono messi agli incroci a fumarsi le sigarette”.

 

 

 

“Pessima manutenzione stradale, buche e dislivelli ovunque”.
“Catania è troppo rumorosa”.
“È una bellissima città: sole, mare e una splendida vita notturna”.



 


 

“Un’amministrazione sorda verso i problemi dei commercianti”.
“Una cosa positiva? Sì, un bagno pubblico per cani, il Corso delle Province!”.
“Bellissima piazza Duomo chiusa al traffico”.

 


 

“Il centro storico, la via Etnea, la piazza Stesicoro, i pub… non cambierei Catania con nessun’altra città!”.

 

 


 

“La nuova Playa farà rinascere Catania”.

 

 

 

 

“L’amministrazione sta rifacendo strade e piazze… quando farà le facciate dei nostri splendidi e decadenti palazzi barocchi?”.