L'Annuario
Siracusa come Cinecittà |
Il
successo delle iniziative della Film Commission della Provincia |
(a cura dell'ufficio P.R. editoriale)
Poker di successi per la Film Commission della Provincia
regionale di Siracusa: “Sui giardini di Noto” di Thomas Crecelius,
“Il segreto dell’attore” di Edoardo Iannini, “L’Iguana”
di Catherine Mc Gilvray, “Lucia di Siracusa” di Giovanni Virgadaula.
“Forte di rappresentare la fetta più grossa
del patrimonio storico e archeologico della Sicilia, la Provincia regionale
di Siracusa si offre come sede della film commision regionale - dichiara
Marika Cirone Di Marco - . Se poi consideriamo che questo lembo dell’isola
è stato più volte scelto come set cinematografico di pellicole
importanti come L’Avventura di Antonioni o Malena di Tornatore e
considerato inoltre che la nostra struttura è stata la prima del
genere in Sicilia dotata di una ben definita filosofia e cultura organizzativa,
dotata di mature competenze e professionalità, chiediamo alla Regione
Sicilia di aiutarci a spiccare il volo. La Film Commission aretusea infatti
ha avuto un attegiamento strutturato fin dagli albori. Mentre nel resto
dell’isola nascevano succursali o appendici di uffici pubblici,
la nostra struttura si imponeva con una identità ben definita,
pronta fin da subito alla promozione delle proprie attività su
riviste specializzate, al contatto immediato con produttori cinematografici,
all’organizzazione di un sito efficiente, al raccordo con il coordinamento
nazionale con le film commission delle altre regioni d’Italia. Inoltre
in vista di iniziative di risonanza internazionale come i festival di
Venezia, di Parigi, di Berlino e di Los Angeles, si è posta da
subito in prima linea. L’attività della nostra struttura
è stata fertile e in costante crescita in questi due anni. Credo
che ci siano i presupposti per salire di livello e in prima analisi posso
affermare che anche la Regione sembra favorevole a questa nostra ulteriore
maturazione ”.
“L’accordo di collaborazione siglato con il Museo del Cinema di Siracusa è stato il primo passo verso il successo al nostro esordio - afferma il presidente Bruno Marziano -. In questo modo ci siamo garantiti una collaborazione tecnico-scientifica, che non ha rivali, con un archivio che in quanto a pellicole e documenti sul cinema, è il fiore all’occhiello del meridione. Avanzando di competenza, nell’ estate del 2001 la Film Commission ha organizzato la prima edizione del Festival del Cinema di Frontiera a Pachino, Marzamemi e Portopalo realizzando contemporaneamente una brochure che proponeva il territorio come naturale set cinematografico collegandolo ad alcuni fra i principali film realizzati nell’area negli ultimi decenni. Coraggiosi e lungimiranti, ci siamo poi spinti oltre il confine italiano e abbiamo partecipato a Parigi alla edizione 2002 della Rassegna del Cinema Pubblicitario, in collaborazione con il Coordinamento Nazionale Film Commission Italiane e con l’ICE, Istituto Commercio Estero. Inoltre lo scorso giugno, abbiamo approfittato dell’occasione di ospitare a Siracusa un gruppo di importanti produttori e cineasti statunitensi fra cui Red Shane vice presidente della Paramount, con l’intento di far conoscere le meraviglie del nostro territorio anche alla madre patria degli “Oscar”. Progettualità, professionalità e un pizzico di audacia ci spingono a voler puntare a qualcosa di più ambizioso, ad una fondazione nello specifico…”.
Il sito dell’Ufficio Cinema della Provincia regionale
www.filmcommission.siracusa è stato, realizzato nella primavera
di quest’anno dalla fantasia ingegneristica di Luigi Grasso e letteraria
di Francesco Ortisi. È stato concepito come strumento di informazione
e di servizio agli operatori del cinema e della televisione. Promuovere
la provincia di Siracusa come set cinematografico naturale incentivando
contemporaneamente il settore turistico locale è l’obiettivo
primario che la struttura si propone di raggiungere. Il portale quindi,
ispirato da questi principi, offre a produttori, registi e sceneggiatori,
tutte le informazioni utili relative alle location, la storia dei luoghi
aretusei ed i film realizzati nel territorio. Tradotto anche in lingua
inglese e dotato di link, news e scheda informativa circa i compiti, gli
impegni, i diritti e i doveri della struttura, il sito della Film Commision
si avvale altresì di una banca dati di tecnici, di professionalità
singole e di imprese fornitrici di prestazioni e attrezzature necessarie
ai produttori.
“Il segreto dell’attore” è l’ inno all’ossessione di Edoardo Iannini. Giovane regista romano di grande talento, diplomato in regia, fotografia, sceneggiatura e montaggio, presso la New York Film Academy, Iannini ha all’attivo tre cortometraggi di successo: I’ll be back, Hanging e The Soup. Scelta lungimirante quella della Film Commision di puntare su di una pellicola di quattro minuti, considerato che il cortometraggio non sempre incontra il coraggio di esercenti e distributori cinematografici, restii ad investire energie in progetti di questo calibro. Considerato fino a dieci anni fa opera dall’inadeguato aspetto di reportages o documentario artistico destinato ai circuiti alternativi, oggi il cortometraggio si riscatta. Grazie infatti alla presenza sul video di clip musicali e spot pubblicitari sempre più sceneggiati e filmici, e grazie altresì al moltiplicarsi di festival con premi a settore e di scuole di regia specializzate, questo tipo di produzione cinematografica, rappresenta la tendenza registica di un’elite intellettuale ogni anno sempre più numerosa. In Italia fra i precursori del genere ricordiamo Luciano Emmer, Antonioni e Monicelli, maestri e ispiratori del giovanissimo regista Edoardo Iannini. Caratteristica degli ultimi decenni è un’ approfondita riflessione socio-psicologica nell’uso del corto. Molti registi sono oggi presenti con la loro carica umanistica su tutti i fronti di lotta. Si tratta quasi di un cinema militante deciso ad intervenire nella vita dell’uomo analizzando e documentando la sua psiche non solo con intenti di informazione ma assumendo, in un certo senso, il ruolo di psico-terapeuta. Iannini opera su questa scia e la pellicola promossa dalla Film Commission e realizzata fra lo scenario di Piazza Duomo a Siracusa e il Teatro Vittorio Emanuele di Noto, ne è un brillante esempio. LA STORIA DEL FILM Nel film di Catherine Mc Gilvray
la riserva siracusana è un’isola dell’Atlantico. Ciack!
C’è un’iguana sulle dune di Vendicari
Un milione di euro investiti dal Ministero dei Beni Culturali per finanziare
“L’Iguana”, una pellicolla dalle grandi potenzialità
destinata al successo di critica e di pubblico. Il film, che per metà
è stato girato nella provincia di Siracusa, è l’ennesima
intuizione della Film Commission. Un protocollo di intesa stipulato fra
la regista Catherine McGilvray ed il presidente Bruno Marziano ha infatti
stabilito i termini e le coordinate finalizzate ad una fertile collaborazione.
L’accordo siglato prevede che l’Ente di via Malta si impegni
a garantire l’assistenza logistica ed organizzativa dello staff
cinematografico e viceversa che la casa di produzione Medialand operi
per evidenziare l’utilizzazione del territorio della provincia aretusea
come location, attraverso una serie di azioni di promozione pubblicitaria
in coordinamento con la Provincia stessa. Al film partecipano comparse
e attori locali di spessore come Marco Basile, Lucia Sardo, Costanza Messina
e Domenico Libra. Il ruolo dei protagonisti è invece riservato
al giovane Andrea Renzi e alla bellissima Claudia Teixeira, rispettivamente
Daddo ed Estrelita. “L’Iguana”, tratto dal romanzo omonimo
di Annamaria Ortese, è una storia fantastica ed inquietante. Aleardo,
giovane benestante milanese, annoiato da una routine esistenziale priva
di stimoli ed entusiasmi, decide di salpare con il suo yacht alla ricerca
dell’isola di Ocafia, un’ oasi sperduta al largo del Portogallo.
Ad attenderlo sull’isola disavventure al limite del reale e una
creatura dall’apparente aspetto di una lucertola gigante ma dal
corpo di donna, chiamata l’Iguana. Una serva dallo sguardo innocente
che strega gli uomini che lo incrociano, anima di una favola sentimentale
noir dai numerosi colpi di scena.
Il coraggio della santità tra fiction e realtà, anima la
trama del film “Lucia di Siracusa”, diretto dal regista Giovanni
Virgadaula. Competente di studi medievali e di storia delle tradizioni
cristiane, storico del cinema e giornalista, Virgadaula vanta importanti
collaborazioni con maestri del silver screen dello spessore di Federico
Fellini e Nanni Loy, oltre a recenti successi cinematografici come “Il
cuore Altrove”, al fianco dell’amico Pupi Avati. |
Tra pietra e mare |
Approdo di civiltà esogene, Siracusa ha nella sua origine greca il tratto saliente della propria identità, aperta al dialogo fruttuoso con le generazioni d’ogni tempo. Dalle geometrie doriche alle esuberanze barocche si snoda un percorso che ha visto mescolanze di stili non solo architettonici, capaci di generare frutti originali di arte e civiltà. Di quella pietra, dell’uomo e del suo lavoro parlano le piccole case coloniche o le imponenti masserie che sorgono isolate tra i campi, circondate da alte mura a difesa, segno d’antiche paure d’assalti e razzie. Ovunque s’innalza pietra intagliata da mani esperte, ad ammorbidire con la dolcezza d’un ricamo l’asprezza del vivere, di cui la stessa pietra è segno. |
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